È calato ieri il sipario a Piazza Affari sulla negoziazione in Borsa dei diritti relativi agli aumenti di capitale di Fondiaria-Sai e Unipol, ciascuno da 1,1 miliardi di euro. È così scaduto il termine per chi avesse voluto cedere (o acquistare) sul mercato le opzioni; a questo punto, ci sarà ora tempo fino al primo agosto per esercitare i diritti e sottoscrivere la ricapitalizzazione. Come tipicamente accade nell’ultimo giorno di trattazione, le opzioni a Piazza Affari sono crollate. In particolare, i diritti legati ai titoli ordinari hanno ceduto il 90% rispetto alla sessione precedente quotando a 0,0301 euro, mentre le azioni della compagnia che è ormai entrata nell’orbita di Unipol hanno lasciato il 9,8% a 3,61 euro. Al contrario, i titoli ordinari della compagnia bolognese hanno terminato in volata a 2,584 euro, con un progresso dell’8,85% mentre i diritti connessi all’aumento sono crollati del 96,9% attestandosi a 0,0011 euro. In calo dell’1,62% a 0,26, invece, le Milano Assicurazioni, mentre Premafin ha perso il 2,15% a 0,15. Entrambe le compagnie, insieme con Unipol e Fonsai, sono destinate a convolare a nozze dando vita al nuovo colosso assicurativo che avrà il suo perno a Bologna. Ieri, intanto, dopo la cessione da parte di Palladio (rivale di Unipol nel riassetto Fonsai) del 5% pre-aumento di Fonsai, dalla modifica del patto parasociale a suo tempo stipulato con Sator, è emerso che la società che fa capo a Matteo Arpe ha mantenuto il 3% della compagnia.