Con la seduta del 20 luglio si è chiusa una delle settimane più movimentate della storia di Borsa per Fondiaria-Sai e Unipol, le due società che presto saranno coinvolte nella maxi-fusione a quattro con Premafin e Milano Assicurazioni. A spedire sull’ottovolante i titoli delle due compagnie assicurative, al momento ancora guidate da Emanuele Erbetta e Carlo Cimbri, sono stati gli aumenti di capitale da 1,1 miliardi di euro ciascuno che hanno preso il via lunedì 13 luglio per terminare il primo agosto (i diritti potranno essere scambiati in Borsa fino al 25 luglio). Basti pensare che il valore delle azioni ordinarie Fonsai, dopo essere partito lunedì mattina a 1,176 euro, alla chiusura di venerdì 20 era balzato a 3,926 euro, mentre le ordinarie Unipol, nello stesso periodo, sono passate da 2,5 a 2,948 euro. Nella sola seduta di venerdì, peraltro caratterizzata da una pioggia di vendite sui mercati, la compagnia guidata da Erbetta ha guadagnato il 18,3% mentre quella capitanata da Cimbri ha preso l’8,2 per cento. Il motivo, secondo alcuni osservatori, è che il 19 luglio il gruppo bolognese, dopo mesi di attesa, è finalmente riuscito a mettere le mani sull’81% di Premafin e, a cascata, sulla controllata Fonsai. Se i titoli ordinari si sono generalmente mossi verso l’alto durante la prima settimana dell’aumento (che comunque sta già volgendo al termine, visto l’urgenza che c’era soprattutto negli ambienti bancari di chiudere l’operazione prima di agosto), i diritti sono colati a picco. Eppure, osservano gli addetti ai lavori, data la natura iperdiluitiva delle ricapitalizzazioni, era proprio nei diritti che si nascondeva il valore delle società, che dunque è stato per la maggior parte polverizzato. Basti pensare ai diritti legati alle azioni ordinarie Fonsai, che lunedì hanno debuttato a 44,47 euro e venerdì hanno terminato la sessione di mercato a 2,76 euro. Sorte non molto diversa per quelli legati alle azioni ordinarie Unipol, partiti a 10 e arrivati la sera del 20 luglio a 0,735 euro. In questo modo acquistare un’azione ordinaria Fonsai passando per l’aumento (ogni diritto consente di sottoscrivere 252 nuovi titoli a 1 euro l’uno) costa appena 1,01 euro, contro i 3,926 euro offerti dal mercato. Venerdì pomeriggio, intanto, dalle motivazioni di Consob sull’esenzione dal lancio dell’Opa su Milano Assicurazioni, è emerso che se anche un tribunale, in una eventuale causa civile intentata dai Ligresti, dovesse riconoscere ai componenti della famiglia siciliana il diritto di recesso in Premafin, non ci sarebbero impatti sulla decisione circa il lancio dell’offerta presa dall’Authority presieduta da Giuseppe Vegas.