Suona quasi ironico in quella che sembra essere una vicenda senza fine. Eppure, oggi il consiglio di amministrazione di Fondiaria-Sai potrebbe davvero riuscire a mettere un punto fermo in direzione della progettata fusione a quattro (ci sono anche le due quotate Premafin e Milano Assicurazioni) con il braccio assicurativo di Unipol. Il board della compagnia guidata dall’ad Emanuele Erbetta proseguirà i lavori sull’aumento di capitale da 1,1 miliardi, tappa fondamentale nell’ambito del piano bolognese. In particolare, si dovrebbe riuscire a capire se la ricapitalizzazione riuscirà già a prendere il via lunedì. Se così fosse, si ridurrebbe a zero lo spazio di manovra dei due fondi contendenti di Unipol, Sator e Palladio, che nei giorni scorsi hanno rinnovato una proposta alternativa concentrata nuovamente su Fonsai (per la quale si prevede una ricapitalizzazione di minore entità, pari a 800 milioni). In ogni caso, all’ordine del giorno del cda odierno di Fonsai c’è anche l’esame dell’offerta della holding vicentina e del private equity milanese, oltre che la revisione della governance. Per quel che riguarda quest’ultimo punto, nei giorni scorsi hanno preso a circolare con sempre maggiore insistenza indiscrezioni sull’uscita del presidente Cosimo Rucellai, nominato soltanto alla fine di aprile al posto di Jonella Ligresti. Per la sua sostituzione, sono circolati i nomi di Francesco Carbonetti e Fabio Cerchiai. Sempre oggi, è altamente probabile che si riunisca anche il cda di Unipol, che pure avrebbe all’ordine del giorno il varo della ricapitalizzazione da 1,1 miliardi, che così come quella di Fonsai, nelle intenzioni, dovrebbe prendere il via lunedì. Tuttavia, la decisione della compagnia di Via Stalingrado dipende a doppio filo dai consorzi di garanzia, su cui le banche devono ancora trovare l’accordo, e dal verdetto di Consob sull’esenzione dall’Opa su Milano Assicurazioni (tra le condizioni poste da Unipol per procedere con la fusione). Un nuovo cda di Premafin, la holding che controlla Fonsai con la quota di maggioranza del 36%, sarebbe invece in calendario per la giornata di domani.