Cda e proprietà di Fonsai sempre più distanti. Ieri mattina il consiglio ha approvato, a maggioranza, l’avvio dell’aumento di capitale a partire da lunedì. La delibera, ha precisato la società in una nota, è subordinata all’ottenimento delle autorizzazioni da parte della Consob «entro la mattinata di domani (oggi, ndr)», all’esenzione dall’obbligo di opa a cascata per Unipol e alla stipula del contratto di garanzia con le banche del consorzio. E il via libera della Consob all’esenzione dall’opa su Milano ass. è arrivato ieri in tarda serata:la motivazione è che la compagnia oggi controllata da Fonsai non è «asset prevalente» nell’ambito dell’operazione di fusione a quattro. Ma la delibera è stata bocciata da Jonella e Paolo Ligresti, oltre che da Salvatore Bragantini, rappresentante della lista Palladio- Sator nel cda. La bocciatura è avvenuta nonostante che il comitato dei consiglieri indipendenti di FonSai avesse esaminato, con il supporto dell’advisor Citi, l’offerta presentata da Sator e Palladio il 28 giugno. Secondo il comitato, l’offerta presenta profi li di interesse dal punto di vista fi nanziario, ma è stata ritenuta caratterizzata da un grado di incertezza elevato, con particolare riferimento alla sua effettiva percorribilità sotto il profi lo negoziale, autorizzativo e deliberativo. «Diversamente», spiega il comitato, «i recenti eventi intercorsi hanno determinato signifi cativi passi avanti nel complesso iter che dovrebbe condurre all’esecuzione dell’operazione di integrazione con Unipol. Sebbene quest’ultima presenti alcuni residui aspetti di incertezza, sembra a oggi maggiormente concreta rispetto alla situazione analizzata dal comitato nel corso della precedente riunione dell’11 giugno». Tenuto conto della raccomandazione formulata dal comitato, il cda di Fonsai ha deliberato di proseguire comunque nella verifica dell’ipotesi alternativa, «nell’eventualità in cui, per qualsiasi ragione, non dovesse essere data esecuzione alla fusione con la compagnia assicurativa bolognese». Tuttavia, il cda ha deliberato, come ormai tradizione nel gruppo, di «proseguire con le ulteriori attività volte alla defi nizione dei termini e condizioni dell’operazione di integrazione» con Unipol. La nuova sessione doveva tenersi nel primo pomeriggio, ma è slittata, anche in questo caso, secondo tradizione, alla prima serata. Sempre in serata, si è riunito anche il cda di Unipol, per defi nire, tra gli altri temi all’ordine del giorno, il prezzo dell’offerta, in vista della fusione, il numero di azioni da emettere e l’esatto ammontare dell’aumento di capitale. In una nota, il gruppo bolognese guidato da Carlo Cimbri, ieri aveva precisato che, «in riferimento all’offerta in opzione di azioni ordinarie e privilegiate rivenienti dall’aumento di capitale per 1,1 miliardi di euro massimi, comprensivi dell’eventuale sovrapprezzo, i diritti di opzione potranno essere esercitati nel periodo compreso tra il 9 e il 27 luglio, estremi inclusi». Inoltre, «i diritti di opzione saranno negoziabili sull’Mta di Borsa italiana dal 9 al 20 luglio, estremi inclusi». Entro agosto, alla scadenza del periodo di offerta, la compagnia bolognese offrirà in borsa gli eventuali diritti inoptati. Avvio e calendari dell’offerta restano tuttavia subordinati al rilascio da parte di Consob, questa mattina, dell’approvazione del documento di registrazione, della nota informativa e della nota di sintesi relativi all’offerta, oltre che della conferma dell’esenzione dall’obbligo, per Unipol, di lanciare un’opa sulle azioni Premafi n, FonSai e Milano ass. Intanto ieri, con una mossa a sorpresa, Sator e Palladio hanno notifi cato a tutte le parti interessate il ricorso presentato al Tar del Lazio contro il provvedimento con il quale l’Isvap ha autorizzato Finsoe e Ugf ad acquisire il controllo di Premafi n e delle sue controllate. © Riproduzione riservata