di Andrea Di Biase

La giornata odierna potrebbe rappresentare un passaggio fondamentale per l’operazione di integrazione tra Unipol e Fondiaria-Sai. È infatti molto probabile che la Consob si pronunci sia sui prospetti informativi per gli aumenti di capitale delle due compagnie sia sulla richiesta presentata dai bolognesi per ottenere l’esenzione dall’opa su Premafin e a cascata su FonSai e Milano Assicurazioni. Esenzione che appare altamente scontata per quanto riguarda Premafin e FonSai, considerato che Unipol ha accolto l’indicazione dell’authority presieduta da Giuseppe Vegas di eliminare «i privilegi» concessi in un primo tempo alla famiglia Ligresti, ovvero la manleva civile e il diritto di recesso. Maggiore incertezza rimane invece sull’eventuale obbligo di opa sulla Milano. Perché questo non scatti è necessario che la Consob ritenga che la compagnia presieduta da Massimo Pini non rappresenti l’asset prevalente nella valutazione fatta da Unipol del gruppo FonSai. A un’analisi superficiale dei concambi, che assegnano ai soci di minoranza di Milano il 10,7% della futura compagnia, la prevalenza non dovrebbe sussistere. Ma non è escluso che la Commissione possa tenere conto anche di altri elementi contenuti nell’accordo di massima raggiunto sulla fusione a quattro. Se, come auspicato dai bolognesi, la Consob dovesse concedere l’esenzione, i cda di Unipol e FonSai che si riuniranno oggi dovrebbero approvare le condizioni dei due aumenti di capitale (rapporto di emissione e prezzo della nuove azioni) e sottoscrivere il contratto con le banche del consorzio di garanzia guidato da Mediobanca. L’obiettivo resta far partire i due aumenti di capitale già lunedì, condizioni dei mercati permettendo. Proseguono intatto i contatti tra le banche creditrici del gruppo Ligresti e il custode giudiziario Alessandro Della Chà e i curatori fallimentari di Sinergia e Im.Co finalizzati a fornire ai professionisti nominati dal Tribunale di Milano tutte le informazioni necessarie per comprendere ogni passaggio dell’operazione Unipol. Anche la compagnia bolognese avrebbe manifestato la propria disponibilità a incontrare il custode e i curatori, ma al di là di alcune voci, non sembra che nella giornata di ieri ci siano stati incontri. L’ad di Unipol, Carlo Cimbri, era infatti a Bologna, così come i suoi più stretti collaboratori. Sempre oggi il cda di FonSai dovrebbe approfondire l’offerta presentata da Sator e Palladio Finanziaria, che prevede un aumento di capitale da 800 milioni. Se tuttavia oggi il cda della compagnia, che dovrebbe anche nominare Francesco Carbonetti alla presidenza, dovesse far partire l’aumento da 1,1 miliardi, l’offerta di Matteo Arpe e Roberto Meneguzzo potrebbe non essere più efficace. I due investitori si sono infatti riservati la possibilità di ritirare la proposta nel caso il cda di FonSai eseguisse la delibera sull’aumento da 1,1 miliardi. (riproduzione riservata)