Unipol ha stipulato il contratto di garanzia per l’aumento di capitale con un consorzio di 11 banche. Il gruppo bolognese è ora pronto all’aumento da 1,1 miliardi di euro per la fusione con FonSai. Il contratto di garanzia, ha spiegato Unipol, è stato stipulato con Barclays, Crédit Suisse, Deutsche bank, Mediobanca, Nomura, Ubs e Unicredit, in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners, e Banca Akros, Banca Aletti, Banca Carige e Centrobanca, in qualità di co-lead managers. I membri del consorzio «si sono impegnati a garantire, disgiuntamente tra loro e senza alcun vincolo di solidarietà, la sottoscrizione delle azioni ordinarie e privilegiate rivenienti dall’aumento di capitale in numero corrispondente ai diritti di opzione che risultassero eventualmente non esercitati dopo l’offerta in borsa, al netto delle azioni oggetto degli impegni irrevocabili di sottoscrizione assunti dagli azionisti Finsoe, Novacoop, Coop Adriatica, Lima, Macif e Maif». Intanto Consob sta approfondendo alcuni aspetti del bilancio Unipol, in particolare quelli inerenti titoli strutturati da essa detenuti, «anche in ordine alla regolarità contabile» dei dati comunicati dalla compagnia», come afferma il corposo prospetto, 538 pagine, relativo all’aumento di capitale che partirà lunedì. Per l’aumento di FonSai, poi, Unipol «si è impegnata nei confronti di Fondiaria-Sai a sottoscrivere integralmente le nuove azioni di risparmio di categoria B, rivenienti dall’aumento di capitale di FonSai eventualmente rimaste inoptate all’esito dell’offerta in borsa, per un controvalore massimo di 181,795 milioni». A fronte di questo impegno, FonSai corrisponderà a Unipol una commissione del 4,8%. Anche Fonsai ha fi rmato il contratto di garanzia con un consorzio di 11 banche per l’aumento di capitale da 1,1 miliardi, necessario per la fusione con Unipol. Riproduzione riservata