Dovrebbe essere questione di giorni la cessione del gruppo Atahotels al fondo 21 Investimenti sgr. Il memorandum of understanding siglato il 24 maggio scorso tra FonSai, azionista di riferimento della catena alberghiera, e il fondo promosso da Alessandro Benetton prevede infatti quale termine ultimo venerdì 3 agosto. Entro quella data le parti intendono arrivare alla firma del contratto di cessione. Questo almeno è quello che prevedono i vertici della compagnia assicurativa controllata da Premafin, come segnalato nel prospetto informativo relativo all’aumento di capitale da 1,1 miliardi decollato ieri in funzione dell’integrazione con Unipol. «Sono in corso le attività funzionali per consentire la dismissione di tale asset nei modi e nei tempi previsti», si legge nel documento depositato venerdì scorso dopo l’ok della Consob nel quale si accenna a tutte le dismissione di asset no core che FonSai si è impegnata a completare nei prossimi mesi. E se le cose andranno come nei progetti delle parti, FonSai archivierà definitivamente la deficitaria gestione del gruppo alberghiero-turistico, che con le sue oltre venti strutture in Italia è comunque uno dei principali operatori del settore. Tutto ruota attorno al prezzo di vendita di Atahotels che da anni è in rosso e costringe i soci a intervenire con costanti iniezioni di liquidità. Anche nello scorso mese di marzo gli azionisti del gruppo, che nel 2011 avevano versato 36,8 milioni, sono stati chiamati a iniettare altri 15 milioni per rafforzare il patrimonio della società alberghiera (1,72 milioni a fine 2011). Atahotels l’anno scorso ha registrato un giro d’affari di 126,7 milioni (+14.4%) e ha chiuso con una perdita di 23,28 milioni. Rosso che si va a sommare a quello record del 2010 (52,12 milioni) e a quello rilevante del 2009 (27,27 milioni). (riproduzione riservata)