Pubblichiamo di seguito il “documento conclusivo” della riunione del 5 luglio a Milano tra una rappresentanza dei 12 presidenti dei gruppi agenti e una delegazione UNAPASS.

 

Il secondo appello dei 12 Presidenti racchiuso nel Documento Conclusivo dello scorso 21 giugno 2012, seguito dalla formalizzazione dell’invito, rivolto ai Presidenti di SNA e UNAPASS, a incontrarsi a Milano il 5 luglio 2012 presso la sede di “Iama Consulting” per discutere le linee guida per la costituzione di un nuovo modello di associazione più rispondente alla realtà del momento, che rappresenti la categoria in un’unica grande casa comune e traduca, una volta per tutte, in realtà, quell’idea di unificazione per cui tanto è stato detto ma poco è stato fatto, (e che i Sindacati di Categoria decantano da ormai un decennio), ha trovato l’adesione dell’UNAPASS che con una propria delegazione, ha incontrato una rappresentanza dei 12 presidenti.

Insieme hanno iniziato a tradurre in fatti le parole prendendo finalmente atto dell’assoluta necessità di ricercare un’unica realtà aggregante, realmente rappresentativa e credibile, che abbia come nucleo centrale la partecipazione degli agenti professionisti, quelli che esercitano quotidianamente questo difficile mestiere e che conoscono i reali problemi dell’impresa-agenzia, mono o pluri mandataria e che abbia come obiettivo comune il bene della categoria, rimettendosi tutti in gioco nell’interesse collettivo.

Profondo rammarico e sorpresa ha invece generato l’assenza dello SNA per non aver raccolto l’invito dei 12 Gruppi Agenti, confermando così una reticenza al dialogo, con toni alquanto discutibili e a tratti offensivi, nella forma e nei tempi.

Capitolo a parte sono poi le motivazioni addotte che tutto trasudano fuorché una concreta reale volontà di dare corso a un processo di unificazione della categoria se non alle proprie condizioni e cioé “… attraverso la fusione con incorporazione (di Unapass in SNA), ….”. E ancora… dove l’apertura al dialogo, almeno nei confronti dei Gruppi Agenti, sembrerebbe condizionata dalla regolare iscrizione allo SNA.

Chiamare poi in causa “la volontà suprema degli iscritti Sna” quando si parla di riunificazione delle sigle sindacali è sembrato anche oltremodo opportunistico, rafforzando, di fatto, il dubbio di una scarsa propensione a voler realmente perseguire l’obiettivo di ricompattare la categoria se non alle proprie condizioni. Perché rispondere così a un invito?

Detto questo, la missiva a firma del presidente SNA inviata in riscontro all’invito formulato dai 12 Presidenti, nonostante sia stata volutamente divulgata a tutti gli iscritti e alla stampa, non troverà alcuna replica. La decisione di non dare seguito nasce dall’esigenza, ormai non più procrastinabile, di mettere in campo condotte concrete che conducano alla reale unificazione della categoria e non alla sua rottura. E’ finito il tempo delle sterili diatribe, stancanti e controproducenti.

I lavori si son conclusi con l’approvazione unanime delle linee guida del progetto di unificazione della categoria attraverso la costituzione di una nuova forma associativa ammodernata e più/ rispondente alle necessita del momento.

Il 5 luglio 2012, dalle proprie ceneri riprende vita la sigla “A.N.A.- Associazione Nazionale Agenti di Assicurazione” posando di fatto il primo e fondamentale mattone del più ampio e importante disegno di edificazione di una grande, unica casa comune rievocando il momento storico della nascita del primo movimento sindacale degli agenti di assicurazione, quando ancora nel 1919 non conosceva la scissione che diede poi vita all’Unapass, come pure quell’unità cui oggi si vuole tendere ricompattando così ciò che in passato venne separato.

Secondo passo importante è rappresentato dalla condivisione dell’importanza dell’apporto che deriva dai Gruppi Agenti al punto che sarà previsto a livello statutario il ruolo coessenziale e complementare degli stessi, che non saranno più meri “bracci operativi”, ma il loro apporto politico e intellettuale, insieme all’esperienza acquisita nel campo della negoziazione con i rispettivi vertici aziendali, rappresenterà patrimonio, da mettere a disposizione tanto al singolo agente quanto alla collettività, come pure nella gestione dei rapporti istituzionali, in primis Ania, Isvap e Governo, cui peraltro occorre ridare impulso a brevissimo giro compatti e forti di una nuova riconosciuta e credibile rappresentatività.

Ecco che dopo dieci anni di parole sembrerebbe che l’idea cominci a tradursi in progetto. Un progetto che non vuole esclusi, nato per unire e non per dividere, aperto, infatti, a chiunque vorrà parteciparvi, a SNA e a UNAPASS, a tutti i Gruppi Agenti, alla stragrande maggioranza degli agenti non iscritti a nessuna delle due organizzazioni, contribuendo così alla sua realizzazione e crescita e a cui si auspica partecipi anche lo SNA che, si spera, saprà rivedere le sue attuali posizioni di incomprensibile chiusura.