Quali sono oggi, e quali saranno nei prossimi anni, le aspettative di vita degli italiani che a 65 anni vanno in pensione?

Martedì 17 luglio a Roma, nella Sala Mancini presso la Direzione Generale INPS, in via Ciro il Grande 21, a partire dalle ore 10, il Consiglio Nazionale degli Attuari e l’Ordine Nazionale degli Attuari renderanno pubblici i dati aggiornati dello studio “La mortalità dei percettori di rendita in Italia”.

In particolare verranno analizzati i dati del periodo 1980-2009 e presentate le previsioni sino al 2040 sulle speranze di vita a 65 anni di dipendenti privati e pubblici, medici, avvocati, lavoratori autonomi, lavoratori dello spettacolo e dello sport. Interverranno il Direttore Generale INPS Mauro Nori, il presidente del Consiglio Nazionale Attuari Giampaolo Crenca, e per l’Ordine degli Attuari Luigi Di Falco, Massimiliano Menzietti, Piero Cocevar e Carlo Conforti.

Nel 2011 la speranza di vita si è allungata a 78,8 anni per gli uomini e 84,1 per le donne, un dato che fa dell’Italia uno dei primi Paesi al mondo per longevità della popolazione. Ma l’Italia, anche a causa dell’allungamento della vita media, tende all’invecchiamento.  Il fenomeno incide sull’economia e sul welfare, basti pensare alla riforma delle pensioni e al cosiddetto sistema contributivo: i requisiti stessi per il pensionamento e i coefficienti per il calcolo delle rendite sono determinati proprio in funzione dell’evoluzione della speranza di vita, e anche da questo tipo di previsioni e di stime dipende l’equilibrio di lungo periodo di Istituti ed Enti previdenziali. Anche per quanto riguarda la previdenza complementare, destinata comunque a una notevole crescita, poter disporre di dati attendibili sulla base demografica sarà sempre più importante. E allo stesso modo tutte per tutte forme assicurative si potrebbero migliorare i processi di risk management e determinare con maggiore equilibrio costi e prestazioni.

In particolare diventa fondamentale, a questo scopo, conoscere le speranze di vita attuali e future di chi percepisce pensioni e rendite, e verificare quanto si discostano dalla tendenza media dell’intera popolazione.