Fabrizio Saccomanni è confermato direttore generale della Banca d’Italia con decorrenza dal 2 ottobre 2012. Lo ha deciso il Consiglio superiore di via Nazionale.
La decisione, spiega una nota, è stata adottata “in considerazione del significativo contributo fornito con professionalità ed impegno nello svolgimento dei suoi compiti all’interno del Direttorio”.
A Saccomanni, prosegue Bankitalia, sarà attribuita anche la Presidenza dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e sul risparmio previdenziale (Ivarp), istituito con la spending review, perché “il Consiglio ha ritenuto che le doti e il prezioso apporto fornito da Saccomanni nella conduzione della Banca si rivelerebbero di fondamentale importanza nella fase di avvio e nella gestione del nuovo organismo”.
Dopo il periodo transitorio, il consiglio dell’Ivarp, presieduto da Saccomanni e con due consiglieri, si occuperà dell’organizzazione e della gestione interne. Le funzioni istituzionali saranno, invece, di competenza del direttorio della Banca d’Italia, integrato dai due menzionati consiglieri.
Sono stati però presentati una quarantina di emendamenti a Palazzo Madama su questo punto; emendamenti che potrebbero essere destinati a venire assorbiti, previe amputazioni, in quello maxi che probabilmente il governo presenterà ponendo la fiducia.