Partenza con il botto ieri sul mercato, dopo sette mesi di estenuante trattativa, dei due maxi aumenti di capitale di Fonsai e Unipol, in vista della fusione. Fonsai, che non ha mai fatto prezzo durante la seduta e ha registrato un unico movimento in asta di chiusura, è balzata del 119,9%; mai in contrattazione neppure i diritti sull’aumento, che hanno chiuso con un calo del 39,98%. Anche Unipol, entrata in contrattazione a circa due ore dall’avvio della seduta, ha visto lunghe sospensioni per poi archiviare un rialzo del 43,2%, con i diritti in calo del 52,6%. «Di fatto, i valori di questi titoli non contano molto, poiché, quando avviene un aumento di capitale diluitivo, tutto il valore delle azioni viene trasferito sui diritti», ha spiegato un analista. Pressione che si è infatti scaricata (-39,98% FonSai, -52,6% Unipol). Anche secondo gli analisti di Intermonte, «è attesa grande volatilità sui titoli Unipol e Fonsai per tutto il periodo di offerta», che terminerà l’1 agosto. Dai prospetti informativi «emergerebbero le contestazioni mosse da Isvap e Consob sui titoli strutturati nel portafoglio Unipol e sulle riserve di Fonsai e Milano ass.: per quanto riguarda i primi, Unipol dichiarerebbe minusvalenze al 31/3 per 625 mln che, se dovessero essere riconosciute, comporterebbero una riduzione del solvency di 410 mln. L’Isvap avrebbe altresì chiesto a Fonsai e Milano ass. adeguamenti sulle riserve danni per complessivi 125 mln». I prospetti riportano poi che i rapporti di concambio stabiliti dai cda delle compagnie saranno di nuovo ponderati alla luce dei recenti andamenti operativi delle compagnie coinvolte e che l’esposizione nei confronti di ImCo e Sinergia rappresenta una delle maggiori incognite relative all’andamento economico di FonSai e Milano ass.. Nel frattempo Premafin ha diffuso, su richiesta della Consob, il contenuto di tre lettere distinte inviate dal custode giudiziale delle azioni della holding intestate ai due trust The Heritage e The Ever Green e dai curatori di Imco e Sinergia che «sarebbero del tutto estranei agli accordi» tra Unipol e Premafi n «sicché il diritto di recesso in relazione alle suddette partecipazioni non potrebbe essere limitato, diritto in ordine al quale viene pertanto formulata dal custode e dai curatori la più ampia riserva di esercizio». © Riproduzione riservata