Martedì presso l’elegante cornice di Villa Necchi Campiglio a Milano, Aon Benfield Italia  ha illustrato le problematiche relative alla disciplina Solvency II e le potenzialità degli strumenti riassicurativi di essere una leva strategica per le richieste di Capital Requirement che ne deriveranno.

Solvency II è una proposta di direttiva UE, della quale non esiste ancora un testo definitivo approvato, che ha lo scopo di estendere la normativa di Basilea II al settore assicurativo.

Sovency II ha l’intento di allinearsi agli sviluppi internazionali (Basilea II, IFRS, etc) estendendo il sistema di vigilanza quantitativa attraverso lo sviluppo di modelli e processi interni di gestione dei rischi propri delle compagnie e aggiungendo aspetti qualitativi al sistema di vigilanza grazie ai requisiti del sistema interno di gestione dei rischi.

Come ha sottolineato l’Amministratore Delegato Gianluca Venturini Guerrini nella sua introduzione, l’imposizione dei parametri di Solvency II comporta un profondo ripensamento relativo alle strategie di investimento e business e le imprese di assicurazione potranno mettere in atto una proficua gestionedel rischio attraverso la riassicurazione.

In questo contesto la definizione di un’efficacie e proficua politica riassicurativa diventa essenziale per le compagnie assicurative, come afferma Vincenzo Cacia – Executive Director Aon Benfield: “Nell’ambito di Solvency II la riassicurazione si delinea come lo strumento più immediato ed efficiente per l’incremento del Solvency ratio a disposizione del risk management dell’impresa assicurativa”.

La Riassicurazione quindi è intesa come uno strumento essenziale e fondamentale nella gestione del rischio e nella relativa ottimizzazione del capitale necessario con un costo che per la compagnia risulta essere in generale più competitivo rispetto ad altre forme di capitale disponibili sul mercato finanziario.

Aon Benfield, grazie alla sua posizione di leader di mercato e agli ingenti investimenti nella ricerca per lo sviluppo di tools adatti a supportare il cliente nel migliore dei modi (ad es. ReMetrica), è in grado oggi di sostenere le compagnie assicurative nell’affrontare i cambiamenti imposti da Solvency II.

L’obiettivo che Aon Benfield si prefigge è quello di fornire delle soluzioni sostenibili che permettano un miglioramento del Solvency Margin in linea con quanto previsto dalla normativa. Sono stati in particolare analizzati gli impatti della riassicurazione su “Premium e Reserve Risk”, “Cat Risk”, “Life and Health Risk”. Per i rischi non assicurativi sono stati analizzati il “Market Risk” ed il “Credit Risk”.

Il rischio Catastrofale è un fattore chiave nel calcolo del capitale in Solvency II perché determina la quota di capitale necessario per far fronte ad un evento per disastri “Man-Made” o “natural”.

La gestione del rischio catastrofale necessità di determinare la quota di capitale necessario per far fronte ad un evento (1 in 200 anni) per disastri «Man-Made» e «natural». Le catastrofi “Natural” includono:

–          Tempesta di vento (incluso mareggiate)

–          Alluvione

–          Terremoto

–          Grandine

–          Subsidence

–          Gli scenari “Man-made” includono:

–          RCA

–          Incendio

–          Trasporti

–          Aviazione

–          Responsabilità Civile

–          Credito e Cauzione

–          Terrorismo

I rischi catastrofali derivano da eventi estremi ed irregolari che non sono sufficientemente catturati dai requisiti di capitale per il “premium & reserve risk”, Le compagnie di assicurazione devono definire i requisiti di capitale per il rischio catastrofale mediante la formula standard o un modello interno parziale.

Il Life and Health Risk prende in considerazione i rischi collegati al settore vita e malattia; Aon Benfield è in grado di modellizzare tali rischi con il tool “Lifemetrica” individuando così delle soluzioni di gestione ottimale del capitale.

Il Market Risk qualifica il livello di rischio che la compagnia sostiene nella gestione del proprio portafoglio finanziario (rischio tasso, rischio azionario, rischio immobiliare, rischio valutario, rischio di spread, rischio di concentrazione, rischio di premio di liquidità). Nell’ambito del gruppo, Aon Benfield è in grado di valutare l’impatto di definiti indirizzi di investimento nei principali indicatori di performance al fine di individuare l’asset allocation strategica degli investimenti coerente con gli obiettivi definiti dalla compagnia.

In conclusione, come afferma Giuseppe Gionta – Executive Director Aon Benfield : “Solvency II è una grande sfida per il mercato assicurativo e noi come Aon Benfield siamo pronti a supportare i nostri clienti nell’aggiungere ancora maggiore valore.”