Intanto Meliorbanca Private è stata fusa nella controllata italiana. Nel semestre l’utile della casa madre è sceso a 3,5 miliardi 

di Luca Gualtieri

L’Italia resta un mercato molto importante per il Santander, che ha preparato nuove munizioni destinate a sostenere gli investimenti. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il gruppo bancario spagnolo guidato da Emilio Botin avrebbe appena concesso una linea di credito da 100 milioni per coprire le esigenze di liquidità della divisione italiana.

 

Questo intervento si somma agli aumenti di capitale effettuati negli anni scorsi, con l’obiettivo di puntellare la struttura patrimoniale della banca e sostenere il piano di investimenti.

In Italia il Santander si rivolge soprattutto al settore private banking, che nel 2010 è stato rafforzato con l’acquisto da Bper di Meliorbanca Private. L’operazione è stata perfezionata nel febbraio scorso e, in seguito, Meliorbanca Private è stata fusa in Santander Private Banking. In questi mesi l’organico dell’area commerciale dovrebbe continuare a crescere sia in nord Italia che nel centro-sud. Il budget prevede un continuo incremento della raccolta diretta e indiretta, che dovrebbe attestarsi intorno ai 3,5 miliardi a fine 2011. Più nel dettaglio, Santander Private Banking si concentrerà sulla gestione patrimoniale, sulla custodia e amministrazioni titoli e sui depositi. È previsto inoltre un incremento negli impieghi, con la concessione di operazioni di credito nei confronti di clientela private, a fronte delle quali la banca riceve adeguate garanzia reali e ipotecarie.

Un altro settore strategico per Santander in Italia è il credito al consumo dove il gruppo è presenta con Santander Consumer Bank. Nel 2010 il management ha riorganizzato la direzione commerciale e la rete per contrastare le difficoltà registrate dal settore. Quest’anno Santander Consumer Bank si concentrerà sull’innovazione tecnologica, la centralizzazione dell’attività di data entry e la ricerca di nuovi accordi commerciali con produttori o importatori di autoveicoli.

 

Ieri intanto il gruppo ha approvato la semestrale. Nella prima metà dell’anno l’utile netto è sceso del 21,2% a 3,50 miliardi, soprattutto per la decisione di creare nel Regno Unito «un fondo straordinario» di 620 milioni di euro. Questo fondo servirà per coprire gli eventuali reclami per le polizze assicurative vendute Oltremanica. Il secondo trimestre si è chiuso con una caduta del profitto netto, del 37,5% a 1,39 miliardi, superiore alle stime (2,07 miliardi). L’utile netto da attività bancarie in aprile-giugno risulta cresciuto del 3,5% a 7,64 miliardi (+4,5% a 15,15 miliardi nel semestre). Durante la presentazione della semestrale l’ad Alfredo Saenz ha annunciato il rinvio dell’ipo della controllata britannica. «Non sarà quest’anno, ma più avanti», ha detto Saenz. (riproduzione riservata)