Nel 2011 l’imposta sulla Rc auto aumenterà mediamente dell’1,1% rispetto allo scorso anno, per effetto degli aumenti dell’aliquota decisi da 29 province, tra cui 7 capoluogo di regione (Ancona, Bologna, Catanzaro, L’Aquila, Milano, Perugia, Venezia).

Per gli automobilisti residenti nelle 29 province sono previsti aumenti del 3,4% che mediamente corrispondono a 42 euro.

È quanto emerge da un’indagine del Servizio politiche territoriali della Uil, che ha analizzato le delibere relative alle aliquote di questa imposta nelle 86 province, ubicate nelle regioni a Statuto ordinario (si veda ItaliaOggi del 24 giugno scorso).

«Tali aumenti», spiega Guglielmo Loy, segretario confederale Uil, «sono una novità introdotta con uno dei decreti attuativi del federalismo fiscale e, in particolare, quello riguardante il fisco regionale e provinciale. Fino a oggi, infatti, non era possibile per le amministrazioni provinciali aumentare l’imposta fissata al 12,5%. Da quest’anno, invece, le province possono aumentare o diminuire le aliquote dell’imposta della Rc auto fino al 3,5%».