Per milioni di persone ci sarà un brusco taglio del tenore di vita una volta raggiunta la pensione, tuttavia un italiano su quattro non ha idea di quanto avrà bisogno per affrontare con serenità il futuro al termine del ciclo lavorativo.

E’ quanto ha rilevato lo studio condotto da Aviva realizzato in collaborazione con The Futures Company in Italia e nei maggiori Paesi in cui opera Aviva Europe. Con questa ricerca Aviva ha analizzato i comportamenti rispetto al tema della previdenza, con un focus sui cosiddetti Millennials, i giovani nati tra il 1980 e il 1995. Secondo l’indagine i giovani italiani appaiono nel complesso più ottimisti sul futuro a breve termine, con solo il 18% dei giovani che teme un peggioramento nella propria situazione economica nei prossimi 12 mesi. La situazione è diametralmente opposta nel lungo periodo. Un giovane su due (53%) si pone già da oggi il problema su quale sarà la sua fonte di reddito una volta giunto al momento del pensionamento. La preoccupazione per il proprio futuro non è però accompagnata da una ricerca proattiva di informazioni, con solo il 35% di giovani che sporadicamente ricerca di carattere finanziario.

Tra i Millennials, uno su tre preferisce gestire la propria situazione finanziaria da se. “Non è mai troppo presto o troppo tardi”, spiega Andrea Battista, a.s. Di Aviva, “per iniziare a risparmiare, l’importante è avere gli strumenti per individuare al meglio le situazioni più adatte alla propria situazione. E’ arrivato il momento di un cambio di marcia nel campo della previdenza: bisogna affrontare la questione del gap pensionistico prendendo delle misure adeguate che coinvolgano i governi, gli individui e il settore assicurativo. La diffusione di una cultura del risparmio e’ la base di partenza per comprendere perché risparmiare per coprire le esigenze future e’ necessario a livello individuale e sociale”.

Rispetto al resto d’Europa, dalla ricerca è emerso che i Millennials italiani sembrano essere più realistici dei loro coetanei e cercano di dedicare tempo ed energie alla pianificazione del futuro a lungo termine. Solo due giovani italiani su dieci dichiarano di preferire spendere il denaro a loro disposizione invece che risparmiarlo. Il 40% di loro non riesce a concentrarsi più di tanto sul lungo periodo dovendosi occupare delle copertura delle spese correnti. Inoltre emerge la tendenza generale dei giovani italiani a prestare maggiore attenzione rispetto a quelli europei alle informazioni relative alla previdenza integrativa, anche se uno su tre ammette di non comprendere il sistema pensionistico italiano.
Infine per quanto riguarda i pre-pensionati, il 39% degli intervistati ritiene di aver bisogno di tutto il reddito mensile attuale per mantenere inalterato lo standard di vita una volta in pensione.