di Carlotta Scozzari

RIORGANIZZAZIONI Dopo che il 7 luglio è giunto l’ultimo via libera necessario, quello dell’Antitrust, è stato siglato venerdì 8 l’accordo tra la famiglia Ligresti e Unicredit che sancisce l’avvio del piano di riorganizzazione del gruppo Fondiaria-Sai. Piano il cui fulcro è rappresentato dall’ingresso di Piazza Cordusio direttamente nel capitale della compagnia assicurativa con il 6,6 per cento. Un’operazione non semplice dal punto di vista concorrenziale. È anche per questo che, di recente, le due parti, al fine di andare incontro alle volontà dell’Authority guidata da Antonio Catricalà, avevano messo nero su bianco una serie di proposte, tese a modificare il patto parasociale stipulato tra Unicredit e Premafin. Tali modifiche, ha spiegato l’Antitrust, sono state esaminate e «ritenute coerenti con gli impegni sottoscritti da Unicredit in occasione della fusione con Capitalia». Le proposte fatte da Unicredit e i Ligresti puntano a eliminare parte di quei conflitti di interesse che dalla nuova alleanza potrebbero emergere. È in quest’ottica che la banca guidata dall’amministratore delegato Federico Ghizzoni richiederà formalmente ai tre consiglieri designati nel board di FonSai di astenersi dall’esercitare i diritti di voto nell’ambito delle riunioni concernenti le decisioni relative alla movimentazione, al di fuori del gruppo della compagnia assicurativa, delle partecipazioni direttamente e indirettamente detenute in Mediobanca e Generali, nonché alla designazione di esponenti negli organi delle stesse società di Piazzetta Cuccia e del Leone. Non solo: l’amministratore di FonSai nominato da Unicredit e non in possesso dei requisiti di indipendenza non potrà essere consigliere della banca, né ricoprire ruoli nella governance della merchant bank milanese e del gruppo triestino. Senza contare che non potrà ricoprire incarichi di business, all’interno di Piazza Cordusio, nel settore assicurativo e dell’investment banking. Quanto a FonSai, è previsto che entro la fine del 2012 ceda l’1,12 % delle Generali. La compagnia si è impegnata a vendere tale quota a persone fisiche e giuridiche non controllate e/o collegate alla banca e/o a Premafin. Soprattutto, poi, FonSai non potrà cedere la partecipazione nel Leone a soggetti aderenti a patti sulla gestione di Mediobanca. Sempre l’8 luglio, poi, la società guidata da Emanuele Erbetta ha reso noto che il cda per l’approvazione dei conti al 30 giugno si terrà il 29 agosto 2011 rispetto all’iniziale previsione dei primi giorni dello stesso mese. Anche Premafin ha fatto slittare al 29 agosto il cda per l’approvazione dei conti semestrali.