Venerdì Milano Assicurazioni si è concessa il bis in Borsa. Lo ha fatto anche con una certa convinzione: il titolo ha chiuso in corsa (+8,68%) con oltre il 2% del capitale passato di mano. Merito ancora di Jonella Ligresti, presidente della compagnia assicurativa, e del suo annuncio. Giovedì il presidente di Fondiaria Sai ha spiazzato la platea di Piazza Affari, comunicando la sua scelta di rinunciare a tutti i poteri esecutivi nella società, mantenendo per sé solo la nuda presidenza nel gruppo. Si tratta di una decisione che allenta, e non di poco, la presa dei Ligresti su Fonsai, escludendoli dalla gestione e circoscrivendo il loro ruolo a quello di azionista. Per gli addetti ai lavori «è una conclusione per nulla scontata di un percorso avviato a gennaio », con la sostituzione del fidato Fausto Marchionni con un manager cresciuto all’interno del gruppo, ma meno vicino alla famiglia come Emanuele Erbetta, e che ha subito una forte accelerazione dopo gli accordi con cui Unicredit si è fatta carico del salvataggio di Fondiaria Sai. Piazza Cordusio, che ha spinto per raddrizzare una governance piena di criticità, come rilevato dall’Isvap nella sua ispezione – ha portato un suo uomo forte, l’ex responsabile corporate Pier Giorgio Peluso, nella posizione di direttore generale e lo ha affiancato con un suo fedelissimo, Gianandrea Perco. E ci sarà un altro round: la banca guidata da Federico Guizzoni a breve nominerà tre rappresentanti in cda, tra cui il capo dell’audit Raniero de Marchis. Il passo indietro di Jonelli & Co. è solo la punta dell’iceberg. Ridisegnare il resto sarà un gioco da ragazzi.