Nel corso del 1° semestre del 2011, Mediolanum ha riportato un utile netto in crescita a 96,8 milioni di euro (+14% a/a) e un aumento delle masse amministrate che si sono attestate a 46,72 miliardi (+9%).
La raccolta netta, spiega una nota, risulta positiva e pari a 1,48 miliardi. L’istituto di credito presieduto da Ennio Doris ha anche proceduto a svalutare i titoli governativi greci con scadenza entro il 2020 che detiene attraverso alcuni dei fondi d’investimento gestiti anche attraverso Mediolanum Vita. Tale svalutazione ha comportato un impatto negativo di 14,2 milioni sull’utile netto, che in assenza di questa decisione si sarebbe attestato a 111 mln.
Per quanto riguarda Banca Esperia, controllata al 50% (la quota restante è detenuta da Mediobanca, ndr), le masse amministrate sono cresciute del 14% a/a, mentre l’utile netto e’ invariato a 1,2 milioni (0,6 mln utile di pertinenza).
Proprio le difficoltà della piccola private bank a restituire utili, malgrado i buoni progressi nella raccolta, hanno spinto da qualche mese Mediolanum a definire non più strategica la partecipazione detenuta in B.Esperia.