L’Antitrust ha deliberato ieri la chiusura della procedura contro il Crèdit Agricole per il mancato rispetto degli obblighi posti dall’Autorità alla banca francese al momento della fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo, di cui era uno dei soci principali. Senza sanzioni per Ca’ de Sass. Lo si legge in una nota diffusa ieri dal Garante, che ha esaminato le nuove misure presentate da Intesa Sanpaolo e dal Crèdit Agricole nell’ambito della procedura di inottemperanza avviata nei confronti del gruppo bancario, ritenendole idonee a eliminare i legami esistenti tra le due banche e dunque a garantire che l’istituto francese possa essere considerato, ai fini Antitrust, un operatore terzo, indipendente da Ca’ de Sass. Alla luce delle misure attuate dalle parti nel corso del procedimento, l’Antitrust ha deciso quindi di non sanzionare l’istituto guidato da Corrado Passera. In particolare, il Crèdit Agricole ha comunicato di avere depositato, attraverso la propria filiale Caceis Investor Services, l’intera partecipazione del 3,819% detenuta in Intesa Sanpaolo su due conti titoli separati presso Clearstream. Nel primo conto (cosiddetto conto vincolato) è stata deposita una quota cospicua del capitale ordinario ancora detenuto, nel secondo la minima parte residua. Per le azioni detenute sul conto vincolato la banca francese ha impartito a Clearstream istruzioni irrevocabili per impedire che si possano esercitare i diritti di voto. A sua volta Intesa Sanpaolo ha sottoposto all’autorità le modalità di attuazione delle iniziative presentate. «La banca dovrà fare pervenire all’autorità la documentazione relativa al rispetto, da parte del Crèdit Agricole, dei vincoli relativi alla governance», conclude la nota dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato