Anche Generali e Intesa Sanpaolo partecipano al programma salva-Grecia messo a punto giovedì dai leader della zona euro.È quanto si legge in un comunicato dell’Institute of International Finance (Iif). Secondo il programma illustrato dalle banche, gli istituti contribuiranno al piano salva-Grecia su base volontaria per un totale fino a 54 miliardi entro il 2014 e di 135 miliardi entro il 2020. Intanto, venerdì è arrivato il via libera di Fitch al piano dell’Ue che prevede l’esborso complessivo di 160 miliardi. «L’impegno dei leader dell’Eurozona rappresenta un passo importante per garantire la stabilità finanziaria – ha commentato l’agenzia di rating – e la risposta compatta allenta le pressioni di breve termine sul profilo di credito e sui rating» dei Paesi e delle istituzioni finanziarie dell’Eurozona. Fitch ribadisce come quei titoli greci che alla scadenza venissero prolungati rimborsati solo in parte sarebbero considerati in default e alla Grecia verrebbe assegnato un nuovo rating di livello, verosimilmenteDrispetto all’attuale CCC (entrambi di categoria «spazzatura»). «Per Fitch – sottolinea David Riley, responsabile del settore Rating sovrani – la natura del coinvolgimento del settore privato in un nuovo programma finanziario di aiuti alla Grecia rappresenta una sorta di default selettivo». Tuttavia, «il taglio dei tassi di interesse e l’allungamento delle scadenze dei titoli offre potenzialmente alla Grecia una finestra di opportunità per ritrovare la solvibilità, nonostante le enormi sfide che deve affrontare».