di Ivan I. Santamaria

Il rischio è quello di una fuga in massa da Bot, Btp e azioni. Colpa della patrimoniale sui conti titoli inserita in finanziaria. L’aumento dell’imposta di bollo, spiegano i tecnici del servizio Bilancio dello Stato, potrebbe comportare un esodo da parte dei risparmiatori verso altre forme di investimento. L’intervento, dicono gli Schifani-boys, potrebbe portare nel «medio periodo» a una riduzione della propensione ad acquistare titoli del debito pubblico con «possibili effetti negativi in ordine alla copertura del fabbisogno finanziario pubblico». Non solo; l’esodo potrebbe determinare anche una riduzione del gettito atteso dall’intervento. Un’ulteriore osservazione, scrivono i tecnici nel dossier, riguarda la possibile contrazione del numero e dell’entità dei conti titoli detenuti dagli investitori per effetto dell’aumento dell’imposta di bollo in questione; va infatti valutato un effetto di sostituzione che potrebbe dirigere una quota del risparmio attualmente investito nei titoli depositati nei conti in questione verso altri impieghi non colpiti dall’inasprimento fiscale (ad esempio fondi gestiti o risparmio postale). Tale aspetto potrebbe quindi «determinare effetti in termini di diminuzione del maggior gettito stimato» nella relazione tecnica. Quello della fuga dai Bot non è l’unico dubbio espresso dagli Schifani-boys sulla manovra del governo. Anche sui tagli ai ministeri i tecnici non sono convinti dei calcoli del governo. L’esecutivo si attende da questa voce risparmi per 5 miliardi di euro a regime. Il servizio Bilancio fa notare che la manovra prevede un taglio delle spese delle amministrazioni centrali attraverso interventi correttivi indicati dai singoli ministri. Ma nel caso in cui il meccanismo non dovesse produrre i risparmi attesi il ministero del Tesoro procederà a tagli lineari. «Si pone fin d’ora», sottolineano i tecnici, «una questione di effettiva sostenibilità del meccanismo, atteso che le riduzioni lineari disposte in passato non hanno prodotto i risultati sperati essendo stati seguiti spesso da anomali rimbalzi della spesa negli anni successivi alla loro effettuazione». (riproduzione riservata)