Si cominciano a vedere i primi effetti della ristrutturazione del gruppo Fondiaria-Sai messa a punto da Unicredit: la famiglia Ligresti fa un passo indietro nella gestione della compagnia assicurativa. Secondo quanto annunciato in una nota, in occasione della riunione di ieri del consiglio di amministrazione di Fonsai, il presidente Jonella Ligresti «ha comunicato di voler rinunciare a tutti i poteri esecutivi a lei, oltre che all’amministratore delegato (Emanuele Erbetta, ndr), conferiti in via disgiunta dal consiglio in ultimo in data 24 aprile 2009». Ciò, aggiunge la nota, sebbene «tali poteri siano stati esercitati soltanto in circostanze di necessità e urgenza». Una notizia che è stata accolta positivamente dal mercato, dove ieri le azioni Fonsai, dopo il +9,27% della vigilia, hanno guadagnato un altro 7,28 per cento. Con una mossa analoga, aggiunge la stessa nota, Paolo Ligresti, fratello di Jonella, «ha manifestato l’intenzione di comunicare al cda» di Immobiliare Lombarda (società controllata da Fonsai), di cui è presidente, «la rinuncia all’esercizio dei poteri esecutivi». Secondo quanto risulta a F&M, inoltre, il cda di ieri, in parte anche per replicare ai recenti rilievi mossi dall’Isvap, avrebbe varato la separazione tra le funzioni di controllo e di gestione. In questo modo, l’audit, il risk management e la compliance da adesso in poi dipenderanno direttamente dal cda. Tra le altre novità, sarebbe stata decisa ieri anche l’istituzione a livello manageriale di un comitato rischi e investimenti della capogruppo, nonché un presidio manageriale per le parti correlate. In ogni caso, a esaminare in via definitiva le risposte da fornire all’Isvap dovrebbe ssere il board già convocato per il 2 agosto (in ogni caso c’è tempo fino al 9). L’Authority guidata da Giancarlo Giannini, dopo una serie di accertamenti, si è concentrata sulla catena di controllo, sul sistema di governance e dei controlli interni, sull’organizzazione e l’attività del cda e del collegio sindacale, sulle funzioni di controllo, le operazioni con parti correlate e il rischio di liquidità. Il cda del 2 agosto approverà poi il riassetto del gruppo, con l’ingresso nel board dei tre consiglieri espressione di Unicredit (la banca, post ricapitalizzazione, diventerà azionista di Fonsai con il 6,6%): Ranieri De Marchis, Roberto Cappelli e Salvatore Militello. Da segnalare, infine, che ieri Salvatore Ligresti, presidente onorario di Premafin e Fonsai, non si è presentato in procura a Milano per rispondere alle domande del pm Luigi Orsi, che nei giorni scorsi gli aveva notificato un invito a comparire con l’ipotesi di reato di ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. Il legale dell’ingegnere ha consegnato una nota dove si spiegava che Ligresti si avvale della facoltà di non rispondere.