Hartford Financial Services Group non raggiungerà i risultati attesi per il secondo trimestre dell’anno: il gruppo è stato infatti pesantemente colpito dalle perdite dovute a catastrofi naturali e dal forzato aumento delle riserve destinate ai risarcimenti per i casi di asbestosi.

Hartford, una delle tre compagnie assicuratrici ad aver beneficiato del piano di salvataggio del governo statunitense, subirà anche i contraccolpi delle misure adottate al momento della crisi.

La compagnia si attende risultati netti di 3 punti percentuali ad azione, o una situazione di pareggio escludendo guadagni realizzati ed operazioni cessate. Gli analisti intervistati dall’agenzia internazionale Thomson Reuters si attendevano in media un guadagno di 72 centesimi per azione nel trimestre in corso.

Hartford presenterà i risultati trimestrali il prossimo 3 agosto, ma il gruppo ha già anticipato che le perdite nel settore property, particolarmente colpito dalla stagione degli uragani, ammonteranno a circa 447 mln $ (315 mln €) ante-imposte. Inoltre, la compagnia dovrà aggiungere 290 mln $ (205 mln €) alle riserve per i danni da asbestosi, in quanto le sono pervenute più denunce del previsto e di maggiore importo.

Altri 73 mln $ (51,5 mln €) serviranno per ammortizzare i costi di un software mai realizzato, mentre 74 mln $ (52,2 mln €) di spesa riguarderanno la vendita della Federal Trust Corp., la holding finanziaria acquisita nel 2009 per poter accedere ai TARP – finanziamenti per 3,4 mld $ (2,4 mld €) che l’assicuratore ha già provveduto a ripagare.

Nel frattempo, le azioni del gruppo sono scese di 2 punti percentuali chiudendo, lo scorso mercoledì, a 25,60 $ (18,06 €) alla Borsa di New York.