Non c’è solo Amber Capital tra gli investitori istituzionali che hanno preso posizione sul titolo Fondiaria-Sai approfittando del maxi-sconto applicato nell’ambito dell’aumento di capitale da 446 milioni, chiuso con successo venerdì 15 luglio con adesioni pari al 99,5%.

 

Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza da fonti vicine al consorzio di garanzia, nonostante il titolo della compagnia guidata dall’ad Emanuele Erbetta e dal dg Piergiorgio Peluso non sia presente in nessuno dei principali indici di borsa, anche altri importanti fondi internazionali hanno visto nell’aumento di capitale un’opportunità di scommettere sul buon esito della ristrutturazione del gruppo assicurativo. Il fatto che la famiglia Ligresti, che attraverso Premafinrimarrà l’azionista di riferimento di FonSai con il 35%, sarà affiancata da Unicredit con il 6,6% del capitale ha infatti convinto parecchi investitori circa la possibilità che l’attuale gestione riesca a introdurre quella discontinuità col passato necessaria per portare il gruppo fuori dalle secche. Un passo importante è stato compiuto con l’aumento di capitale, imposto dall’Isvap e necessario a riportare il margine di solvibilità sopra la soglia minima regolamentare. Se la percentuale di adesione per le azioni ordinarie FonSai è stata elevata, altrettanto si può dire per le risparmio non convertibili, sottoscritte per il 98,7% del quantitativo emesso. Bassa dunque la percentuale di inoptato, pari rispettivamente allo 0,428% del totale delle azioni ordinarie e all’1,264% di quelle di risparmio di nuova emissione offerte. Il lavoro di marketing effettuato dalle banche del consorzio (Unicredit e Crédit Suisse guidato da Federico Imbert che ha creduto fin da subito all’operazione) presso i fondi ha sancito il buon esito anche dell’aumento di capitale della controllata Milano Assicurazioni: è stato sottoscritto il 98,528% delle azioni ordinarie offerte in opzione e il 94,41% delle azioni di risparmio, per un controvalore complessivo di 343,78 milioni. Complessivamente nelle casse del gruppo sono così entrati circa 800 milioni. «Siamo molto soddisfatti dell’esito dell’aumento di capitale, che testimonia l’apprezzamento per le prospettive del gruppo, specie alla luce della particolare turbolenza che caratterizza l’attuale momento di mercato», ha dichiarato Erbetta. Venerdì 15 luglio non si è invece tenuta la riunione del cda di FonSai, che era stata convocata per predisporre la risposta da inviare alla Isvap a fronte dei rilievi formulati dopo l’ispezione sulla governance e i controlli interni. Il consiglio è stato spostato a giovedì 21 luglio.