«Le speranze dell’Europa per un significativo contributo degli obbligazionisti privati a un nuovo salvataggio della Grecia stanno diminuendo, visto che sta diventando sempre più chiaro che le banche hanno venduto una sostanziosa quota dei titoli di stato greci che possedevano benché alcune istituzioni le avessero invitate a non procedere in tale senso». È il j’accuse pubblicato ieri sul Wall Streeet Journal, secondo cui la Grecia oggi ha, nell’ambito della propria esposizione complessiva, circa 64 miliardi di euro di titoli in scadenza nei prossimi tre anni e le autorità dell’Eurozona avevano auspicato che gli istituti di credito prestatori avrebbero scelto volontariamente di continuare a tenerli al fine di dare respiro alle finanze elleniche. È il famoso piano di roll over che, secondo le aspettative dei leader dell’Eurozona, avrebbe consentito un appoggio di banche e fondi pari a 30 miliardi di debiti congelati. Tuttavia, continua il Wsj, «questo target appare sempre più irrealistico» poiché «le banche e le assicurazioni al tavolo delle trattative non detengono più così tanto debito in scadenza al 2014, come invece succedeva un anno fa». Per esempio, nel maggio dello scorso anno le banche e i gruppi assicurativi tedeschi avevano in pancia titoli di debito e prestiti greci per circa 8 miliardi di euro sulla durata di tre anni. Ora la situazione presso queste istituzioni è completamente diversa. L’esempio è quello di Allianz che ha reso noto di possedere ancora bond greci per 1,3 miliardi di euro contro i 3,3 miliardi dell’anno prima. A questo punto, viene da pensare alla reticenza evidenziata dai grandi prestatori italiani. Nessuno vuole fornire numeri ufficiali. Ci si basa sempre sui medesimi dati, elaborati e riproposti in ogni salsa dagli analisti: Generali esposta per 3 miliardi; Unicredit per 900 milioni; Intesa per 800 milioni. E se qualche bond fosse già stato venduto? Probabilmente la cessione è avvenuta in perdita, ma forse meno in perdita di un roll over. In ogni caso, sarebbe una informazione per il mercato.