Salvatore Ligresti non ce l’ha fatta neanche questa volta. L’aumento di capitale della sua Fondiaria Sai è stato sottoscritto, ma al mercato non è bastato. È calato il sipario, venerdì scorso e anche con un certo successo, sulla ricapitalizzazione della compagnia assicurativa, ma per scacciare lontano i dubbi sulla tenuta finanziaria del gruppo ci vuole ben altro. Gli analisti di Goldman Sachs non hanno fatto sconti: per loro FonSai non vale più 4,04 euro per euro, ma solo 2,50 euro, colpa del continuo incremento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani. Sull’arena dei titoli di Stato, i rendimenti dei Btp anche ieri hanno dato spettacolo: sono schizzati sulla soglia del 6%, con la forbice nei confronti dei bund tedeschi che è tornata a toccare i 337 punti base, livello non distante dal top di 327 punti della scorsa settimana. Quanto basta per sposare un atteggiamento prudente Gli esperti di GS hanno ridotto le stime 2011 di Eps per FonSai del 41,9%, passando da 0,24 a 0,13 euro per azione, e quelle del 2012 del 52,3%, da 0,81 a 0,39 euroi. Fino al prossimo salto degli spread, hanno già sibiliato nelle sale operative.