?Secondo il parere consegnato alla commissione da Fondiaria-Sai, la modifica non sarebbe necessaria perché le linee guida degli accordi erano già state comunicate. Luce verde dell’Antitrust 

di Andrea Di Biase

Arriva sul tavolo della Consob l’ipotesi di integrazione del prospetto informativo dell’aumento di capitale di Fondiaria-Sai per tenere conto delle modifiche apportate al patto di sindacato tra Premafin e Unicredit.

 

Ieri i tecnici dell’authority presieduta da Giuseppe Vegas avrebbero chiesto un parere in merito alla stessa FonSai, che nella risposta avrebbe sottolineato come un’eventuale integrazione non sarebbe, a giudizio della compagnia assicurativa, necessaria, considerato che le modifiche all’accordo di sindacato, almeno nelle linee essenziali, sono già state riportate nel prospetto originario. In particolare, a pagina 292 del documento d’offerta vengono indicati sia l’impegno di Fondiaria-Sai a cedere la partecipazione dell’1,11% nelle Generali sia quello in base al quale il consigliere di Mediobancadesignato da FonSai (Jonella Ligresti) non potrà votare sulle materie relative alle assicurazioni e sulla gestione della quota di Piazzetta Cuccia nel Leone.

 

Sempre nella stessa pagina del documento d’offerta vengono illustrati gli impegni assunti da Unicredit per far sì che i tre consiglieri designati nel cda di FonSainon votino su materie inerenti la gestione delle partecipazioni in Generali eMediobanca. Tutte modifiche che ieri l’Antitrust ha ritenuto «coerenti con gli impegni sottoscritti da Unicredit in occasione della fusione con Capitalia» e che, in un comunicato diffuso a borsa chiusa, Piazza Cordusio e Premafin hanno ulteriormente precisato. In particolare, la cessione della quota nelle Generali da parte di FonSai dovrà avvenire entro la fine del 2012 e il pacchetto non potrà essere venduto né a soggetti collegati alla compagnia controllata dalla famiglia Ligresti o a Unicredit, né a soggetti facenti parte il patto di sindacato di Mediobanca.

Nel prospetto non viene specificato invece l’impegno di Unicredit per far sì che l’amministratore non indipendente di Fondiaria-Sai, che sarà nominato dalla banca (presumibilmente l’attuale capo dell’audit, Ranieri De Marchis, gli altri due sono l’avvocato Roberto Cappelli e il professore di statistica Salvatore Militello), non potrà né essere consigliere di Piazza Cordusio, né ricoprire ruoli nella governance diMediobanca e di Generali, né tantomeno ricoprire incarichi di business in Unicredit nel settore assicurativo e dell’investment banking. Si tratta di informazioni che sono ampiamente circolate sulla stampa nelle ultime settimane e di cui il mercato era dunque a conoscenza. Rispetto a quanto riportato nel prospetto, il comunicato diffuso ieri si limita dunque a chiarire che la movimentazione delle partecipazioni inMediobanca e Generali al di fuori del gruppo Fondiaria Sai «non rientra tra le operazioni che comportino modifiche significative del perimetro di attività del gruppo». Modifiche che, in base al patto, richiederebbero l’applicazione di una procedura di garanzia nella deliberazione (parere positivo del comitato di amministratori indipendenti).

Il patto con le variazioni apportate dovrebbe essere firmato oggi, per consentire così aPremafin di cedere a Unicredit i diritti d’opzione necessari a sottoscrivere il 6,6% del capitale di FonSai e di incassare i 130 milioni necessari a sottoscrivere almeno per il 35%. Poi toccherà agli uffici della Consob pronunciarsi sulla necessità o meno di procedere all’integrazione del prospetto. Se così sarà, il supplemento al documento dovrà essere pubblicato all’inizio della prossima settimana. Ciò comporterà un prolungamento del periodo d’offerta e la possibilità di recedere per chi ha già sottoscritto. (riproduzione riservata)