Il titolo brilla tra le blue chip (+9,2%). Ma restano le incognite sul nuovo piano industriale con una crescita economica fiacca. Oggi intanto si riunisce un primo cda sui rilievi Isvap. Il prossimo già fissato per il 2 agosto di Anna Messia È bastato il giudizio positivo di Fitch per risollevare, almeno per un giorno, le azioni della galassia Ligresti colpite dalle vendite ormai da diverse settimane. Dopo che l’agenzia di rating ha comunicato di aver confermato il voto BB+, togliendo il credit watch negativo, Fondiaria-Sai ha messo il turbo ed è riuscita addirittura a chiudere la seduta con la migliore performance tra le blue chip, mettendo a segno una crescita del 9,27% a 1,922 euro. Mentre la controllata Milano ha ottenuto un guadagno del 4,19% a 0,2635 euro e la holding Premafin è salita del 2,59% a 0,4119 euro. Una decisione, quella di Fitch, che è stata la conseguenza del successo dell’aumento di capitale «che ha avuto un forte supporto dagli azionisti» e che è «ovviamente un vantaggio per il gruppo», hanno spiegato dall’agenzia. Del resto, per la ricapitalizzazione di 450 milioni di FonSai e di 350 milioni della controllata Milano non c’è stato bisogno dell’intervento del consorzio di garanzia guidato da Crédit Suisse e da Unicredit, nonostante il difficile periodo di mercato. Anche tutti i diritti rimasti inoptati, sia di Fondiaria-Sai sia di Milano, sono stati venduti ieri, nella prima seduta di offerta. Un successo che è andato forse al di là delle più rosee previsioni e che è stato apprezzato da Fitch oltre che dal mercato che ieri ha deciso di tornare a comprare il titolo dopo che nell’ultimo mese FonSai aveva lasciato sul terreno il 31,48% e negli ultimi sei addirittura il 51,29%. Ma le buone notizie di ieri non eliminano di colpo le incertezze che pesano sul futuro, tanto che la stessa Fitch ha deciso di mantenere l’outlook negativo: l’adeguatezza del capitale rimane debole, la crescita economica fiacca, la volatilità dei mercati è aumentata e il management ha ora il difficile compito di preparare il nuovo piano industriale. Il giudizio di Fitch potrebbe essere rivisto al ribasso se FonSai dovesse fallire nello sviluppo del piano, con il risultato di un combined ratio sopra il 105% alla fine del 2011, hanno avvertito gli analisti. Mentre l’outlook potrebbe essere rivisto a stabile se la compagnia manterrà un indice Solvency1 superiore al 120% «per un prolungato periodo di tempo» e se il ramo Danni dovesse generare profitti. Oggi intanto è fissato il consiglio di amministrazione per dare una prima risposta ai rilievi dell’Isvap sulle procedure seguite dagli organi sociali della compagnia. Un altro cda è già stato fissato per il 2 agosto, quando entreranno i tre consiglieri in rappresentanza di Unicredit, ora azionista di FonSai con il 6,6%. E sempre oggi Salvatore Ligresti comparirà dal pm Luigi Orsi che indaga sull’ipotesi di reato di ostacolo alla Consob in occasione del tentato ingresso di Groupama. (riproduzione riservata)