Una ricerca del consulente internazionale Finaccord ha analizzato le abitudini di viaggio, il consumo di polizze specifiche e il comportamento in caso di sinistro di circa 6.000 consumatori in Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna. Lo studio ha così rilevato il fortissimo impatto che l’eruzione del vulcano islandese ha avuto nei piani di viaggio degli europei l’anno scorso.

La ricerca ha permesso agli intervistati di indicare la ragione principale di una eventuale denuncia di sinistro. Circa il 5,4% delle denunce è risultata essere una diretta conseguenza dell’eruzione del vulcano Eyjafjöll nell’Aprile del 2010.
Se, a prima vista, questo dato sembra insignificante”, ha aggiunto Simon Tottman di Finaccord, “bisogna tener presente che l’interruzione del traffico aereo causato dalle ceneri vulcaniche è durato solo cinque giorni, mentre la ricerca ha analizzato il comportamento dei consumatori in un periodo compreso fra il 2009 e il 2010”.

In termini generali, le ragioni più comuni di denuncia di sinistro sono state per smarrimento, furto o danneggiamento dei bagagli, spese mediche o incidenti occorsi durante il viaggio. Anche se i casi di denuncia sopraelencati non sono direttamente correlati all’eruzione vulcanica, è stato calcolato che circa il 44,6% di essi è in quale modo collegabile all’evento.

Foto: Henrik Thorburn, Wikimedia