Allo Sporting di Porto Rotondo i villeggianti si domandano se Cesare Geronzi anche quest’anno farà la sua usuale apparizione sulla spiaggia insieme ai nipoti. Nel frattempo il banchiere si divide tra la casa di Marino e lo studio romano. Qui continua a incontrare le «persone che contano » e a seguire le traballanti vicende economico- finanziarie del Bel Paese. Altro che esistenza da «arzillo vecchietto», secondo l’auspicio irriverente di Diego Della Valle. E nel leggere sul Sole-24 Ore il grido di dolore del ceo di Generali, Giovanni Perissinotto, per il tracollo in Borsa del Leone di Trieste, da buon allievo di Andreotti si sarebbe lasciato sfuggire una metafora di stampo venatorio: «Mai sparare all’uccello fermo, incapace di spiccare il volo».