REVO punta ad una raccolta premi di almeno 550 milioni entro il 2028 con una crescita annua composta del 15%, ad una crescita dell’utile per azioni (eps) di oltre il 20%, e un utile netto superiore a 50 milioni. Questi gli obiettivi del nuovo piano industriale triennale 2026-2028 – «The TecHuman Era» – della compagnia guidata da Alberto Minali, presentati ieri mattina a Milano. La compagnia punta anche ad un risultato operativo adjusted superiore al 22% e un Solvency II Ratio target tra il 180% e il 200%.
Al centro del piano il concetto di TechHuman che prevede l’essere umano al centro, ma supportato da tecnologie proprietarie e da strumenti di intelligenza artificiale che migliorano la produttività e la qualità del servizio.
Il gruppo punta su quattro pilastri: un modello distributivo integrato attraverso l’ampliamento e la digitalizzazione della rete di intermediari con onboarding semplificato, processi 100% data-driven e oltre 750 collaboratori attivi entro il 2028; sarà rafforzata la piattaforma proprietaria con strumenti di intelligenza artificiale generativa, alcuni dei quali già integrati nei processi di sottoscrizione, gestione sinistri e back-office; sono inoltre previsti l’arricchimento del portafoglio prodotti specialty e parametrici e una automazione evoluta nella selezione e valutazione di alcuni rischi.
“Il nuovo Piano industriale proietta REVO verso una nuova dimensione, affermandosi come operatore distintivo nel mercato assicurativo e facendo leva su una visione chiara e coerente fondata sulla centralità delle persone e sull’adozione di tecnologie proprietarie avanzate. Attraverso il paradigma TECHUMAN, un modello in cui l’essere umano è valorizzato e potenziato dall’innovazione tecnologica, l’evoluzione della value chain si articola su quattro direttrici fondamentali — distribuzione, offerta prodotto, modello operativo e underwriting – e porterà entro il 2028 a raggiungere premi lordi contabilizzati superiori a 550 milioni di euro e un utile netto adjusted oltre i 50 milioni. In parallelo, l’evoluzione della componente ESG assume un ruolo sistemico e trasversale, con obiettivi definiti e misurabili all’interno di tutte le principali aree aziendali, a conferma dell’impegno del Gruppo nella generazione di valore sostenibile nel medio-lungo periodo”, commenta l’AD Alberto Minali.