Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Le banche, nella valutazione del merito creditizio, sono oggi chiamate a considerare non solo i bilanci ma anche i comportamenti ambientali, sociali e di governance (Esg) delle imprese, incluse le Pmi, pur in assenza di un obbligo di rendicontazione di sostenibilità. A confermarlo è la recente pubblicazione della Banca d’Italia “Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento” (numero 59, maggio 2025), che dimostra, con una metodologia innovativa basata sul mercato Eu-Ets, come il rischio di transizione climatica possa influenzare in modo diretto la probabilità di default entro un anno di un’impresa non finanziaria italiana. In questo nuovo contesto, il commercialista assume un ruolo chiave: è il professionista che può aiutare l’impresa a raccogliere, interpretare e comunicare in modo efficace le informazioni non finanziarie rilevanti per le banche.
Allarme rosso per l’inquinamento dell’aria nelle città italiane. L’esposizione a polveri sottili, biossido di azoto e ozono, generata per lo più dal settore dei trasporti, è stata responsabile di ben 71.800 morti nel 2022, il valore più alto stimato fra i 27 Paesi dell’Unione europea. Un triste primato frutto di politiche di contenimento dell’inquinamento ancora poco efficaci. Basti pensare che il settore dei trasporti è stato l’unico, lo scorso anno, a contribuire più alla crisi climatica di quanto non avesse fatto nel 1990. È quanto emerso dall’analisi “MobilitAria 2025”, realizzata da Kyoto Club e dall’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iia), analizzando i dati della mobilità e della qualità dell’aria nel 2024 nelle 14 maggiori città metropolitane italiane.
Negli ultimi anni, l’uso delle carte elettroniche si è diffuso sempre di più. Infatti, sia per gli acquisti online che per i pagamenti nei negozi fisici, le carte rappresentano oggi uno strumento rapido e comodo. Tuttavia, questo crescente utilizzo ha attirato l’interesse di truffatori e criminali informatici, che cercano intercettare dati sensibili e accedere in modo illecito ai fondi degli utenti. Tanto che le truffe legate alle carte elettroniche sono in continuo aumento e stanno diventando più sofisticate: perciò è fondamentale conoscere le strategie per difendersi, come evitare di cliccare su link ricevuti via sms o email da mittenti sospetti, controllare bene i siti di e-commerce, attivare le notifiche in tempo reale per ogni transazione effettuata, usare le carte virtuali per gli acquisti online e proteggere proprio dispositivo con antivirus aggiornati
Dal crowdfunding, strumento innovativo di raccolta fondi “abbordabile” anche da parte delle srl, agli strumenti finanziari partecipativi forniti di diritti patrimoniali ma senza diritto di voto in assemblea, dai minibond che possono essere emessi anche da società non quotate sotto forma di obbligazioni o cambiali finanziarie al vendor loan, un innovativo strumento finanziario utilizzato prevalentemente nelle operazioni di acquisizione societaria. Sono questi alcuni dei principali strumenti di finanzia innovativa (a volte non estranei a opportunità legate ad agevolazioni fiscali) che vengono sempre più utilizzati dalle imprese nel corso delle varie fasi del ciclo di vita aziendale per finanziare esigenze di liquidità e programmi di investimento e che si aggiungono, o si sostituiscono, ai canonici canali di finanziamento offerti dal sistema bancario.
- Su gli infortuni degli studenti
Le denunce di infortunio in occasione di lavoro (al netto degli studenti) presentate all’Inail nel primo quadrimestre del 2025 sono state 130.545, in diminuzione dell’1,7% rispetto alle 132.772 dei primi quattro mesi del 2024. Aumentano tuttavia gli incidenti mortali che sono stati 207, tre in più rispetto ai 204 registrate nel 2024. Così come in crescita sono le denunce di infortunio degli studenti: 34.268, in aumento del 3,1% rispetto alle 33.237 del 2024. Nei primi quattro mesi del 2025 infine gli infortuni con esito mortale di studenti sono stati 5, contro le 3 dello scorso anno.
I numeri di recente messi in fila nella Relazione annuale di Bankitalia forniscono le basi per qualche ragionamento. Alla fine del 2024, la ricchezza netta delle famiglie, misurata come il valore delle attività finanziarie e reali al netto delle passività, è aumentata a 11.700 miliardi di euro. Tale valore la colloca a 8,3 volte il reddito disponibile, un rapporto stabile rispetto alla situazione del 2023. Le entrate annue, a prezzi correnti, sono pure salite, ma del 2,7% rispetto al +5% del 2023, per effetto soprattutto «del netto rallentamento dei redditi netti da proprietà e dei redditi da lavoro autonomo». Questi ultimi sono aumentati dell’1% dal +4,5% del 2023, «in linea – si sottolinea da Palazzo Koch – con l’indebolimento dell’attività nei settori in cui è più diffusa questa tipologia di lavoratori ». Anche il potere di acquisto, come descritto dall’andamento dei redditi reali, è tornato a salire dell’ 1,3% l’anno scorso (crescita zero nel 2023), beneficiando della riduzione del tasso di inflazione
C’ è grande attesa per l’assemblea di Mediobanca del 16 giugno. È stata convocata perché Mediobanca è sotto “passivity rule”, essendo essa stessa oggetto di un’offerta pubblica di scambio annunciata dal Monte dei Paschi di Siena il 24 gennaio scorso. E dunque, secondo le regole del Testo Unico della Finanza, qualsiasi mossa che vada a intaccare il patrimonio della società sotto attacco deve essere approvato dai soci, e non solo dal cda. Per liberarsi dalla morsa di Mps, ma anche per attaccare con un’operazione che ha una logica dal punto di vista industriale, Piazzetta Cuccia ha deciso a sua volta di lanciare una Ops sul capitale di Banca Generali. Ma per poter andare avanti, ha bisogno del consenso di almeno il 50% dei suoi soci. Se non lo ottiene, si deve fermare.
Un’app per prenotare il taxi, fissare la destinazione. L’auto non ha nessuno al volante. Ma a destinazione ci porta lo stesso. Una realtà già negli Stati Uniti, in Cina. L’Europa è la prossima frontiera, dove al momento ci sono però solo sperimentazioni, in Germania, Francia, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Ecco il business dei robotaxi: nascente e immaturo, sì, ma con la promessa di essere rivoluzionario. Tanto che ci si sta infilando anche Elon Musk. Il 12 giugno la sua Tesla lancerà il primo servizio di robotaxi, ad Austin (Texas). Per lui è anche un modo per reinventare un’azienda che, sul fronte del mercato elettrico tradizionale, sta perdendo molte quote di mercato a causa della forte concorrenza cinese
Se si portasse la lancetta del tempo indietro di qualche anno, in pochi avrebbero potuto immaginare i fattori dirompenti che hanno caratterizzato l’economia e la società tra pandemia, guerra e geopolitica. Eppure, a fronte dei tanti cambiamenti, a restare costante è la priorità degli investitori, cioè proteggere il valore reale del patrimonio e se possibile accrescerlo. «Più che guardare alla congiuntura, sarebbe opportuno concentrarsi sui temi di lungo respiro, quelli in grado di impattare sulla capacità di centrare o meno i nostri obiettivi di vita», commenta in proposito Andrea Ragaini, vicedirettore generale di Banca Generali. Il quale pone l’accento soprattutto sul tema demografico.
L’Osservatorio Crif sulle imprese certifica infatti un andamento sostanzialmente piatto del credito alle imprese (-0,6% il numero di finanziamenti erogati nel 2024 e +0,9% gli importi erogati) ma un aumento del tasso di default delle imprese, che raggiunge il 2,53% a dicembre 2024 crescendo di 0,22 punti percenutali rispetto alla rilevazione di giugno. «Il secondo semestre del 2024 è stato caratterizzato dal protrarsi di uno scenario di instabilità a livello globale che si è ripercosso sulle imprese italiane», spiega Luca D’Amico, ceo di Crif Ratings, secondo il quale il balzo in avanti dei tassi di default «merita attenzione, sebbene ancora lontani dal 4% circa deilivelli pre-Covid: registrano un incremento non trascurabile».
L’offerta pubblica di scambio promossa da Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca si colloca in questo scenario come un’iniziativa che, per struttura e obiettivi, si distingue per il suo potenziale trasformativo. Non una manovra tattica, ma un progetto di integrazione tra due istituzioni che, pur diverse per storia e modello, mostrano oggi portafogli di attività convergenti e complementari. Appare evidente come Mps e Mediobanca abbiano due profili potenzialmente sinergici. Mps si configura come un operatore a forte radicamento territoriale, con una base clienti ampia, una rete retail estesa e una struttura patrimoniale solida. Mediobanca, a sua volta, ha completato negli ultimi anni una transizione significativa: pur mantenendo una componente di corporate e investment banking che ancora oggi rappresenta circa il 20% dell’utile operativo, ha ampliato in modo deciso la propria presenza nei segmenti del credito al consumo, attraverso la controllata Compass, del private banking e della gestione patrimoniale
Negli ultimi anni il perimetro degli attacchi informatici si è allargato, i danni economici sono aumentati e le minacce sono diventate più sofisticate. Il 2024 è stato ancora una volta l’anno peggiore di sempre in termini di attacchi gravi: secondo il Rapporto Clusit 2025, sono stati registrati 3.541 attacchi noti a livello globale, con un incremento del 27% rispetto all’anno precedente. Questo record ha avuto nel 36% dei casi un impatto di livello critico. Il trend è chiaro. Dal 2018 al 2024, il numero di attacchi informatici gravi è cresciuto in modo costante e rilevante, andando ben oltre il raddoppio rispetto ai 1.552 attacchi di sette anni fa. La fotografia del Clusit evidenzia un’escalation che colpisce ogni settore e area geografica, senza eccezioni. Se un tempo le minacce digitali riguardavano principalmente le infrastrutture critiche o il settore finanziario, oggi ogni organizzazione è un potenziale bersaglio. Il mantra consolidato è “non se, ma quando e come” avverrà l’attacco.
- Si rinnovano i vertici di Zurich
Cambio di chief investment officer per Zurich Italia: un manager con 20 anni di esperienza nel settore finanziario e assicurativoZurich Italia ha scelto Antonio Spedicati come nuovo chief investment officer (cio). Con questo incarico, il manager entra a far parte dell’executive team della compagnia, coronando un percorso di oltre dieci anni all’interno del gruppo. Spedicati, 42 anni, porta con sé un’esperienza di 20 anni nel settore finanziario e assicurativo. Prima dell’ingresso in Zurich, ha lavorato in Ca Vita, società del gruppo Crédit Agricole, dove ha consolidato una solida expertise assumendo incarichi senior in ambito finanziario. È entrato in Zurich nel 2015 con il ruolo di head of Alm & investment analysis. Nel 2022 è stato nominato head of investment management. Spedicati nella nuova posizione guiderà le strategie di investimento della compagnia in Italia, con la responsabilità del coordinamento delle attività di asset management e asset allocation, nonché della gestione del portafoglio degli attivi assicurativi.
Mediobanca, si concludono i giochi. Dopo settimane di compravendite vorticose che hanno spinto di oltre l’11% il valore del titolo dal lancio dell’offerta pubblica di scambio su Banca Generali, la record date di giovedì scorso ha messo la parola fine agli acquisti degli investitori che vogliono posizionarsi nel capitale di Piazzetta Cuccia in vista del voto di lunedì 16 giugno. In quella data l’assemblea degli azionisti dovrà esprimersi in merito all’operazione sulla banca guidata da Gian Maria Mossa.
Se è vero che un sistema finanziario forte non è sufficiente a supportare un sistema economico e industriale capace di cogliere le sfide che abbiamo davanti, la sua assenza può essere viceversa un problema. È all’interno di questa consapevolezza che si gioca il risiko bancario italiano di questi mesi. A rilevare non è tanto la prevalenza di una delle parti in gioco quanto la ricerca di migliorare l’attrattività e le prospettive di crescita del nostro Paese. Attraverso questa lente proveremo dunque a delineare alcune considerazioni. L’opportunità offerta dal processo di consolidamento bancario italiano, che da settembre 2024 conta ben 7 offerte pubbliche rivolte al mercato, si inserisce nello stesso quadro tracciato dall’attuale stagione di politiche dell’Unione europea. È infatti al sistema finanziario che viene chiesto di rendere disponibili le risorse per gli investimenti: «secondo diverse stime saranno necessari 800 miliardi di euro all’anno fino al 2030», ha ricordato il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, «per sostenere la transizione verde e digitale e rafforzare le capacità di difesa», un fabbisogno tale da rendere fondamentale «mobilitare capitali privati per finanziare progetti imprenditoriali innovativi». Un sistema bancario e finanziario più forte è dunque condizione imprescindibile per rendere più forte il sistema economico e industriale, italiano ed europeo.
Mercoledì scorso è stato un bel giorno per Revo Insurance. La presentazione del nuovo piano industriale si è accompagnata a un rialzo del titolo in Borsa ( +1,98% a 16,48 euro), segno che gli investitori a credono eccome a quella nuova direttrice di sviluppo. Incassata anche la fiducia dei soci, che hanno votato la lista del cda e rinnovato il mandato al top management, il ceo Alberto Minali si è potuto concentrare sulla strategia di crescita 2026-28 inscritta nel pay-off «The TecHuman Era».
Nel paniere delle blue chip italiane spiccano Saipem, con profitti in aumento di oltre il 40%, grazie anche a una facile comparazione con l’anno precedente, Unipol (+17,6%) e Generali (+13,5%), tutte con cedole superiori al 4%. Più rare le banche, «penalizzate» dalle prospettive di calo degli utili per la riduzione dei tassi da parte della Bce che potrebbe non essere ancora finita.