Acquisizione dopo acquisizione Poste Italiane è arrivata a muovere da sola più di mezzo punto percentuale del prodotto interno lordo italiano, ovvero oltre 14 miliardi in un anno. Pari allo 0,6% del pil. Un numero che emerge dal bilancio 2024 e calcola sia gli impatti diretti, generati dall’attività operativa (quasi 9,2 miliardi) sia quelli indiretti, creati lungo la catena di fornitura per la spesa per beni e servizi (3,82 miliardi di euro nel 2024) che Poste Italiane effettua nei confronti di fornitori italiani. A questi si aggiungono gli impatti generati dalla spesa per consumi che si realizza grazie al reddito guadagnato dai lavoratori occupati direttamente e indirettamente dal gruppo, che è il principale datore del Paese circa 199 mila posti di lavoro, arrivando così a 14 miliardi cui si aggiunge tra l’altro il contributo alle entrate della Pubblica Amministrazione con circa 2,6 miliardi in termini di gettito fiscale. Senza considerare invece la capitalizzazione che il gruppo guidato dal ceo Matteo Del Fante ha raggiunto in borsa, pari quasi a 25 miliardi.