Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Central Bank of India sarà il nuovo partner di Generali in India. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, l’istituto si appresta a subentrare nella joint venture con cui il gruppo assicurativo guidato da Philippe Donnet opera nel Paese. Central Bank of India, a differenza di quanto suggerirebbe il nome, non è un’istituzione governativa. Si tratta invece di una delle più antiche banche private del Paese, fondata nel 1911. Un istituto con una rete distributiva di oltre 4.500 filiali e più di 80 milioni di clienti, su cui Generali potrà fare affidamento per potenziare la presenza nel mercato indiano, sia nel business assicurativo Vita sia nell’offerta di polizze e servizi nel ramo Danni.
Lo scontro tra Mediobanca e Montepaschi si sposta sul tema della soglia minima dell’offerta pubblica di scambio. Dopo il via libera di Bce all’operazione senese, ieri il cda di Rocca Salimbeni ha deliberato l’aumento di capitale fino a 13,2 miliardi al servizio dell’ops senza scoprire però le carte sui target di adesione. La decisione sarebbe ancora oggetto di confronto al vertice della banca e potrebbe essere presa solo nei prossimi giorni prima che il prospetto vada in Consob per l’approvazione. Il documento infatti dovrà dettagliare questo aspetto che è finito sin da ora nel mirino di Mediobanca. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Piazzetta Cuccia avrebbe scritto all’authority presieduta da Paolo Savona per chiedere un’integrazione del prospetto. L’obiettivo è costringere Siena a fornire indicazioni sugli effetti economico-finanziari in caso di raggiungimento di una soglia di adesioni inferiore al 50%. Nel dettaglio la merchant chiede che gli investitori vengano informati sugli impatti della mancata realizzazione delle sinergie operativo-gestionali (complessivamente previste in 700 milioni) e del mancato uso dei 2,9 miliardi di dta in relazione al capitale regolamentare e alla redditività prospettica del nuovo gruppo e sulle proiezioni riguardo a utili e dividendi nel prossimo triennio.
L’auto piace ma comprarla è sempre più un problema. È quanto emerge dall’indagine annuale sulla mobilità degli italiani realizzata da Aniasa, in collaborazione con Bain & Company. Secondo i dati, l’80% degli italiani utilizza abitualmente l’auto per i propri spostamenti, in netto aumento rispetto al 72% del 2023 e al 69% del 2020. Tuttavia il dato più allarmante riguarda la contrazione degli acquisti di auto nuove: nel 2024 il 62% degli italiani ha dichiarato di non aver nemmeno considerato l’acquisto di un’auto nuova, in crescita rispetto al 57% del 2023. Un trend che riflette le difficoltà di accesso al mercato legate all’incertezza normativa, all’instabilità economica e soprattutto all’aumento dei prezzi.

Il 2024 è stato un anno importante per la Fondazione Allianz Umana Mente, costituita nel 2001 come principale espressione delle iniziative di responsabilità sociale di Allianz spa. Tra le nuove progettualità, presentate nel Bilancio di Missione, spiccano Casa Teatro Umana Mente, un progetto di teatro sociale situato nel cuore di Milano che ha coinvolto una ventina di ragazzi con disabilità in un vero e proprio percorso formativo professionalizzante per aspiranti attori; i Campionati Italiani Fisdir-Fci Faumcup: un evento pionieristico che ha permesso ad atleti con disabilità intellettivo-relazionali di competere, per la prima volta in Italia, nel ciclismo a livello agonistico
Con una buona profilazione dei clienti i consulenti finanziari potrebbero «indirizzare gli investimenti alle attività produttive e non alla speculazione»: lo ha detto il presidente della Consob, Paolo Savona, in un indirizzo di saluto alla presentazione della relazione dell’Ocf, l’organismo di vigilanza e tenuta dell’albo dei consulenti. Il loro ruolo, ha proseguito Savona, con la tecnologia «rischia di scomparire, perché le ultime novità potranno dare risposte ai clienti. Avendo voi più esperienza, in quanto individui, siete market maker, ossia creatori di mercato»
Il consiglio di amministrazione di Unipol, presieduto da Carlo Cimbri, ha deliberato l’adesione all’ops promossa da Bper su Bp Sondrio, «confermando la propria condivisione dei razionali strategici e industriali dell’operazione e riscontrando gli effetti positivi per la stessa Unipol, nella sua posizione di azionista sia di Bper che di Bpso, in termini di convenienza economico-finanziaria, di capacità di generazione di valore e di sostenibilità degli impatti sul capitale regolamentare»
Alleanza Assicurazioni, Compagnia di Generali Italia, e AIEF (Associazione Italiana Educatori Finanziari), insieme a Fondazione Mario Gasbarri e con la collaborazione di BVA Doxa, presentano i risultati della ricerca sul primo anno dell’introduzione dell’educazione finanziaria nei programmi scolastici. La ricerca è stata presentata ieri a Roma presso la Sala Matteotti alla Camera dei Deputati, nel corso dell’evento «Educazione Finanziaria a scuola. Facciamo il punto!», con il patrocinio del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Lo studio analizza l’impatto della prima legge italiana dedicata all’insegnamento dell’educazione finanziaria a scuola, dopo averne monitorato il grado di diffusione, accettazione ed efficacia a partire dall’anno scolastico 2024-25
Lo scenario italiano della microfinanza continua a mostrare segnali di criticità. Secondo l’elaborazione di Banca Etica sui dati Banca d’Italia relativi al 2022, circa il 3% delle famiglie – quasi 600mila nuclei, pari a 1,3 milioni di cittadini – non possiede alcuno strumento bancario. Sebbene il dato mostri un miglioramento rispetto al 2020, con oltre 500mila famiglie che hanno acquisito un conto corrente o simile in due anni, la vulnerabilità resta concentrata nelle aree meridionali e tra i redditi più bassi. Il 77% delle famiglie escluse, infatti, ha un reddito annuo inferiore ai 17.000 euro. In questo scenario, la microfinanza si
conferma una leva strategica per colmare le disuguaglianze, promuovere la giustizia sociale e rafforzare il tessuto economico del Paese. Favorire l’accesso al credito significa restituire dignità e possibilità, trasformare l’esclusione in partecipazione e costruire un’economia più resiliente, inclusiva e orientata al bene comune. L’inclusione finanziaria può trasformare in profondità le condizioni economiche e sociali di individui e comunità. È quanto emerge dal nuovo studio d’impatto presentato oggi da PerMicro, la più grande società italiana che si occupa di inclusione finanziaria erogando credito a persone in condizioni di vulnerabilità, e realizzato da Triadi, il centro di ricerca spin off del Politecnico di Milano e dedicato
all’innovazione e all’impatto sociale
Dal primo luglio, il trasporto di merci pericolose cambia marcia: entra in vigore anche in Italia la revisione biennale dell’Accordo internazionale ADR 2025, che introduce novità per gli autotrasportatori, i produttori e le imprese che movimentano sostanze pericolose, dai rifiuti all’amianto, dalle vernici alle batterie. Le nuove disposizioni modificano le regole relative a classificazione, imballaggio, etichettatura, documentazione e istruzioni di sicurezza. Con tanto di impatto sulla formazione delle imprese “che devono attrezzarsi per tempo per evitare fermi e sanzioni», ha rilevato Michele Varotto, presidente della Federazione Trasporto Confartigianato Imprese Veneto
  • Aiba
L’assemblea generale dell’associazione dei broker di assicurazioni e riassicurazioni ha confermato Flavio Sestilli presidente.

Un accorpamento tra BancoPosta e Poste Vita: è questa, secondo quanto apprende Radiocor, una delle ipotesi su cui starebbe lavorando l’azienda Poste Italiane. Alla base c’è l’intenzione di riorganizzare le principali attività finanziarie, come ad esempio accorpare quelle bancarie con quelle assicurative, come hanno riferiscono i sindacati in un’informativa dopo l’incontro di ieri con i vertici dell’azienda. Tuttavia è al momento prematuro conoscere la struttura dell’operazione e il perimetro esatto che rientrerebbe nella riorganizzazione; non è escluso che BancoPosta possa detenere il controllo delle aziende che operano nel settore finanziario e assicurativo come non è escluso il coinvolgimento nell’operazione di PostePay.

Con una correzione inserita in extremis nel decreto legge Economia il ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) punta a sbloccare gli investimenti di enti di previdenza obbligatoria (casse di previdenza) e fondi pensione nel venture capital. La norma modifica il meccanismo inserito nella legge concorrenza e che, nelle modalità in cui era stato formulato e nell’entità delle soglie minime di investimento fissate, era ritenuto dagli operatori del settore troppo vincolante. La norma stabilisce che l’attuale esenzione fiscale sui redditi finanziari da investimenti qualificati a favore di casse e fondi pensione sia condizionata all’obbligo per questi soggetti di investire in fondi per il venture capital almeno il 5% dell’ammontare dell’anno precedente, quota da portare al 10% dal 2026.
Questo articolo riguarda 10 milioni di persone in Italia. Sono gli anziani non autosufficienti, i familiari che li assistono e gli operatori professionali coinvolti: a loro è rivolta la riforma dell’assistenza (Legge delega 33/2023). Una riforma figlia di un’inconsueta unità d’intenti: l’elaborazione è stata avviata dal Governo Draghi e portata a termine dal Governo Meloni, e il testo finale è stato approvato dal Parlamento senza voti contrari. Da allora, tuttavia, la spinta al cambiamento ha subìto un rallentamento che riguarda ognuno degli interventi più diffusi.
Va sospesa la prescrizione anche per le azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori delle associazioni non riconosciute. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 86 depositata ieri, scritta da Emanuela Navarretta. Accolta quindi la questione di legittimità sollevata dalla Sezione specializzata in materia d’impresa del tribunale di Napoli con la quale era stata messa in evidenza una ingiustificata disparità di trattamento sul fronte della sospensione della prescrizione nel confronto tra le associazioni non riconosciute e quelle riconosciute, ma anche con le società in nome collettivo e con quelle in accomandita semplice, enti tutti privi di personalità giuridica ma con azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori a prescrizione bloccata per tutto il periodo di conservazione della carica da parte del manager

Gli assicuratori sulla vita tedeschi hanno un problema di crescita. La raccolta premi del settore è aumentata del 3,1% lo scorso anno. Tuttavia circa il 90% della crescita dei premi è attribuibile a un fornitore: il gruppo Dax Allianz. “Senza i dati del leader di mercato, la crescita del settore sembrerebbe meno positiva”, ha detto Lars Heermann, capo divisione dell’agenzia di rating Assekurata, che ha pubblicato giovedì le sue prospettive di mercato per gli assicuratori sulla vita. L’evoluzione del numero di contratti mostra ancora più chiaramente le sfide che il settore deve affrontare.