Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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In una fase di calo dei tassi, a partire dal mercato europeo, a preoccupare maggiormente gli investitori è il persistere dell’inflazione che rende più difficile raggiungere gli obiettivi di risparmio a lungo termine. In questo contesto cresce la sensibilità al tema della tassazione del risparmio. L’indagine condotta da Natixis Investment Managers su oltre 7 mila investitori individuali a livello globale ha rilevato come il 70% sia preoccupato dall’impatto dell’attuale instabilità sulle proprie finanze. A fronte dell’incertezza, il sondaggio (realizzato tra coloro che detengono un patrimonio investibile superiore a 100 mila dollari) ha rilevato che per i propri investimenti i tre quarti (73%) anteporrebbero ora la sicurezza alla performance, mentre il 72% teme un incremento della volatilità di mercato in futuro. Di conseguenza, gli investitori sono sempre più alla ricerca di chiarezza. Hanno bisogno di aiuto per comprendere l’impatto dei tagli dei tassi sugli investimenti e cercano di capire meglio quali opportunità siano più adatte alle proprie esigenze finanziarie.
Si allunga l’elenco dei nomi noti della finanza pronti a scommettere su Wallife, la società assicurativa lanciata da Fabio Sbianchi nel 2020 per offrire coperture legate ai nuovi rischi derivanti dall’uso degli strumenti tecnologici. L’ultimo ad aver investito nell’insurtech, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è Claudio Costamagna. Il manager, che tra le altre cose è stato presidente di Cassa Depositi e Prestiti e responsabile Italia e chairman di Goldman Sachs sim, avrebbe rilevato tramite la sua 4C Holding srl il 2% delle azioni di Wallife dallo stesso Sbianchi che continua a detenere la quota maggiore dell’assicurazione, pari al 40%. Nel capitale della società (che tecnicamente è una mga, ovvero una grande agenzia con ha alle spalle assicuratori che scrivono il rischio sui propri libri) ci sono già investitori importanti, alcuni entrati tramite la prima raccolta di capitale da 4 milioni, nel 2020, altri con il successivo round da 12 milioni chiuso nel 2022: tra questi il fondo United Ventures diretto da Massimiliano Magrini che ha investito 8 milioni, Ettore Riello, membro della dinastia del nord est che diversifica dall’elettronica alle macchine utensili, la Alfin, la cassaforte di Nerio Alessandri, patron di Technogym, leader mondiale delle apparecchiature fitness o, ancora, Itacha, srl di Luigi Berlusconi, quinto figlio di Silvio.
Carlo Pesenti e la controllata Italmobiliare potranno incrementare la partecipazione detenuta nel capitale sociale di Bene Assicurazioni dal 19,996% fino al 24,996%. A dare il necessario via libera è stata Ivass, l’autorità di vigilanza assicurativa. La famiglia Pesenti non è nuova a investimenti nel settore assicurativo. In passato è stata l’azionista di riferimento di Ras (oggi Allianz). La decisione di investire nella compagnia Bene Assicurazioni, guidata dal fondatore e amministratore delegato Andrea Sabìa, risale alla fine del 2021. L’ingresso nell’azionariato di Bene avvenne, in particolare, tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale di 40 milioni di euro da parte di Italmobiliare, con una valutazione complessiva dell’assicurazione pari quindi a 200 milioni.
  • HDI Global Italia: strategia, rischio e sostenibilità. Cosa cambia nel nuovo scenario assicurativo B2B
Geopolitica, digitalizzazione ed emergenza climatica stanno modificando il settore assicurativo business-to-business. HDI Global Italia affronta il cambiamento con una risposta di crescita, innovazione e adottando un nuovo approccio integrato alla gestione del rischio. In un mercato assicurativo sempre più complesso e volatile, HDI Global Italia si distingue come uno degli attori più dinamici nel panorama B2B. La compagnia, parte del gruppoTalanx, ha chiuso il 2024 con numeri solidi: i ricavi assicurativi hanno toccato i 10
miliardi di euro (+10% sul 2023), il rapporto combinato è migliorato al 90% e l’ebit è salito a 702 milioni di euro (contro i 446 milioni dell’anno precedente). Dietro i risultati, una strategia fondata su specializzazione, innovazione e internazionalizzazione. «Nel 2024 il nostro impegno come Partner nella Trasformazione ha prodotto risultati concreti – spiega Alberto Bellomi, AD di HDI Global Italia – consolidando il nostro posizionamento in ambiti come i programmi Captive, i rami Property e Liability, e l’assicurazione ambientale»
  • ABA: l’algoritmo intelligente per l’assicurazione delle PMI
CRIF: con intelligenza artificiale e innovazione data-driven le compagnie possono
colmare il protection gap e rafforzare la resilienza delle imprese italiane. In uno scenario caratterizzato da nuovi e sempre più insidiosi rischi che mettono in pericolo la continuità finanziaria e operativa delle imprese, le PMI italiane mostrano ancora un significativo
protection gap rispetto a quelle degli altri Paesi europei. Questa sottoassicurazione endemica è chiaramente per le compagnie una sfida, ma al contempo l’opportunità di affermarsi come pilastri della resilienza del nostro sistema produttivo.
  • Nasce in Italia il master broker Bright Life
Un prodotto innovativo e un progetto di espansione ambizioso. Si affaccia così sul mercato italiano il master broker Bright Life, con sede a Milano e distributore per LifeStar Insurance della polizza temporanea caso morte Star Solution. Un prodotto che introduce sul mercato forti elementi di novità: una proposta vincente di sei garanzie accessorie combinabili e un bonus che premia i clienti in base al principio di «fedeltà ricambiata». La società wholesale assicurativa, nata a fine 2023 e operativa da agosto 2024, ha approvato il proprio piano strategico quinquennale, che prevede il raggiungimento di un fatturato di 3 milioni di euro nel 2025, per arrivare a 11 milioni di euro a fine 2027.
  • Genertel e Altroconsumo Connect insieme per l’assicurazione sulla casa
Genertel e Altroconsumo Connect insieme per l’assicurazione sulla casa Trieste. Al via la
partnership per l’assicurazione casa tra Genertel, Compagnia di assicurazioni Diretta di Generali, e Altroconsumo Connect, broker assicurativo della Fondazione Altroconsumo, che svolge in modo trasparente e indipendente l’attività di comparazione tra i prodotti assicurativi presenti sul mercato. I soci e i fan di Altroconsumo possono ora accedere a sconti esclusivi e personalizza re la propria soluzione casa in base alle proprie necessità. Oggi la casa rappresenta il bene più importante degli italiani, con il 77% che vive in un immobile di proprietà, ma la percentuale assicurata è relativamente bassa.
  • LIFESTAR E VERMEG INSIEME PER 10 ANNI
LifeStar Holding Group ha stretto un accordo con Vermeg, fornitore leader di software a livello mondiale. Questa alleanza strategica decennale sarà determinante nel supportare la crescita di LifeStar, semplificando i processi, migliorando l’esperienza utente e aumentando
l’efficienza operativa. Permetterà inoltre a LifeStar di offrire servizi personalizzati, mitigare i rischi, migliorare la valutazione dei sinistri e fornire un’assistenza clienti di livello superiore sfruttando l’intelligenza artificiale (IA).
Azimut archivia il mese di maggio con una raccolta netta di 1,9 miliardi di euro, che portano il totale da inizio anno a 7,6 miliardi. Il gruppo guidato dal presidente Pietro Giuliani punta a superare 10 miliardi entro fine 2025. Le masse totali hanno raggiunto 110,7 miliardi di euro, segnando una crescita del 3% da gennaio. Guardando alle singole voci di raccolta, più di un miliardo è confluito nei fondi comuni, per un totale di 4,2 miliardi da gennaio. I comparti alternativi hanno invece raccolto 454 milioni e 544 nel 2025.

Entro il 20 luglio 2025 sarà modificato il decreto che regolamenta la circolazione di prova dei veicoli. Nel frattempo, a bordo del veicolo con targa prova potranno esserci soltanto due persone: come conducente il cliente o chi effettua la dimostrazione e come passeggero il dipendente del titolare dell’autorizzazione. Lo prevede il decreto legge n. 73 del 21 maggio 2025, pubblicato in stessa data sulla Gazzetta Ufficiale n. 116. La circolazione di prova, disciplinata dall’art. 98 del codice della strada, è stata regolamentata dal decreto del Presidente della Repubblica n. 474 del 24 novembre 2001, che ha semplificato il procedimento di autorizzazione
Via libera al recepimento italiano della riforma europea dell’antiriciclaggio. L’Italia si adegua con nuovi registri per cripto-attività e regole più stringenti per la trasparenza dei titolari effettivi. La riforma, parte di un pacchetto normativo europeo che include la nascente Autorità europea antiriciclaggio AMLA, punta a unificare gli obblighi per tutti gli stati membri dell’Unione europea. Sono tra le novità introdotte dalla direttiva (UE) 2024/1640, alla quale l’Italia si adegua tramite la legge di delegazione europea 2025.

In Germania il suo blitz su Commerzbank è fermo in attesa di un confronto con la Cancelleria di Berlino. Idem di qua dal confine, dove ha ottenuto la dilazione dei termini dell’Ops su Banco Bpm mentre dialoga con il Tesoro sui paletti del Golden Power. Su Generali invece tutti attendono che sveli le sue carte. Di certo c’è che l’aver costruito una posizione nella banca tedesca e nel Leone si è dimostrato un investimento molto accorto. Innanzitutto quel 9,49% in azioni di Commerz il 20 maggio si è tradotto in oltre 73 milioni di cedola. E volendosi esercitare in un po’ di fanta-finanza, c’è da ricordare che a settembre — un anno esatto dall’acquisto di quella quota — per Unicredit scatterà la participation exemption che consentirà di escludere dal calcolo del reddito fiscale imponibile le plusvalenze su quella partecipazione e anche su quella potenziale in equity swap. Avendo cavalcato il raddoppio della capitalizzazione (Unicredit è entrata quando il valore del titolo viaggiava intorno ai 14 euro, mentre oggi vale 28 euro) è probabile che l’intera quota, nell’ipotesi remota che fosse valorizzata, possa fruttare tra i 2 e 3 miliardi. Quanto a Generali, il suo 6,59% nel Leone ha regalato a Unicredit oltre 102 milioni di dividendo.

Nuovi gravi fiscali o comunque incentivi per le imprese che adempiono al nuovo obbligo introdotto per legge e stipulano una copertura contro le calamità naturali. La proposta per sollecitare un’iniziativa del governo a lavorare in questo senso è arrivata ieri dal sottosegretario al ministero per le Imprese e il Made in Italiy, Massimo Bitonci, in occasione del tavolo convocato con le associazioni di categoria e con l’Ania per un confronto sulle polizze catastrofali. Il sottosegretario ha affermato che proporrà di valutare misure per mitigare i costi di quest’assicurazione in sede di esame della prossima manovra finanziaria. La richiesta di incentivi fiscali o sgravi era arrivata dalle associazioni, tra le quali anche Confindustria, ma queste misure non erano state previste in occasione della conversione in legge del decreto di fine marzo che ha introdotto nuove proroghe. L’ipotesi al vaglio potrebbe essere quella di una maxi deduzione, ulteriore a quelle già previste, sui premi pagati o di un contributi pubblico. Questa proposta non poteva d’altro canto essere inserita nel decreto che ha introdotte le proroghe perché si rende necessario individuare una copertura finanziaria che potrebbe arrivare in parte dal gettito che le polizze garantiranno. In realtà questa prospettiva era già stata discussa in occasione del dibattito parlamentare ed erano stati anche avanzati emendamenti bipartisan in questo senso.
Effetto dazi sull’export di prodotti food e beverage verso gli Stati Uniti. Nel primo trimestre la crescita è stata dell’10,9% meglio di Francia (+8%) e Spagna (+4%). Questi i dati presentati da Gregorio De Felice, chief economist Intesa Sanpaolo, aprendo i lavori del Food Summit 2025. «Il posizionamento qualitativo dei nostri prodotti alimentari ci proteggerà, almeno in parte, dai dazi americani – ha detto De Felice -. La quota di mercato italiana sulle importazioni Usa è maggiore nella fascia alta di qualità rispetto al dato totale e per molte filiere il peso dell’alta gamma sull’export alimentare verso gli Usa supera l’80%». Nel 2024 le esportazioni di prodotti agroalimentari hanno superato i 67,5 miliardi con un +8,3% sull’anno precedente.
La raccolta premi per rischi da catastrofi ha raggiunto 2,8 miliardi di euro nel 2023 dagli 1,8 miliardi di euro nel 2018. Lo segnala l’Ivass nel terzo monitoraggio annuale sui rischi da catastrofi naturali e di sostenibilità. L’80% di questa raccolta, si legge nel rapporto, è riferita a coperture per rischi climatici acuti (ad esempio inondazione, tempesta e grandine) e la quasi totalità della raccolta premi per i rischi catastrofali proviene dalle polizze ”incendio e altri danni ai beni”, prevalentemente a protezione degli immobili, e dal segmento “altre assicurazioni auto”. Gli oneri per sinistri e le spese a carico delle compagnie assicurative sono aumentati a oltre 7 miliardi nel 2023 rispetto ai 1,5-2 miliardi di euro in media tra il 2018 e il 2022.
La legge 112/2016 ha segnato un passaggio decisivo nella costruzione di un sistema di protezione per le persone con disabilità grave prive di sostegno familiare. Nota come legge sul “Dopo di noi”, ha adottato per la prima volta le disposizioni giuridiche e fiscali per garantire continuità all’assistenza anche dopo la scomparsa dei genitori o dei caregiver. La norma dà alla leva fiscale il compito di incentivare la creazione di patrimoni vincolati, destinati a cura e sostegno della persona fragile. In questo contesto, è previsto l’utilizzo di istituti giuridici come trust, vincoli di destinazione (articolo 2645-ter del Codice civile) e fondi speciali costituiti con contratto fiduciario. Tali strumenti sono riconosciuti espressamente come mezzi meritevoli con cui segregare beni e risorse, destinandoli alla realizzazione del cosiddetto progetto di vita della persona disabile, a condizione che siano rispettate certe condizioni normativamente previste. Il patrimonio conferito va destinato esclusivamente a inclusione sociale, cura e assistenza della persona con disabilità grave e le modalità di utilizzo vanno fissate in un atto pubblico che individui beneficiario, finalità assistenziali, soggetto gestore e controllore dell’operato del gestore. L’atto deve inoltre prevedere la devoluzione finale del patrimonio residuo, di norma a fine vita del beneficiario.