Il settore riassicurativo globale è più protetto che mai contro le grandi perdite dovute agli uragani, secondo il recente rapporto Love Actuary di JP Morgan riportato da Reinsurance News. Secondo gli analisti, una solida base di capitale, l’aumento delle capitalizzazioni di mercato dei maggiori riassicuratori e il miglioramento della redditività fanno sì che un evento delle dimensioni dell’uragano Katrina avrebbe un impatto molto meno devastante sul settore rispetto al passato.

Uno scenario del tipo uragano Katrina costerebbe circa 100 miliardi di dollari, pari a circa il 26% del capitale del settore nel 2005. Nel 2025 sarebbe solo il 14% della base di capitale notevolmente ampliata del settore, a dimostrazione di un maggiore potenziale di assorbimento delle perdite.

JP Morgan vede il settore molto più protetto di quanto non lo sia mai stato negli ultimi 20 anni, con una capacità di assorbimento delle perdite molto maggiore rispetto al passato. Inoltre, il rapporto rileva che, nonostante un grave evento di uragano, il settore manterrebbe probabilmente un rendimento del capitale proprio (ROE) positivo per l’anno in corso. Secondo le stime, il ROE medio al netto delle imposte per i riassicuratori europei si attesterà a metà degli anni ’25-’26.

“La redditività del settore è aumentata notevolmente dal 2022 e questo è un altro fattore che dovrebbe significare che il settore è in una posizione migliore che mai per assorbire anche i sinistri più gravi causati dagli uragani. I combined ratio sono a livelli eccellenti e riteniamo che questi margini super-normali significhino che c’è più spazio per assorbire la ‘sfortuna’ delle catastrofi naturali di quanto non sia stato negli ultimi 20 anni”, hanno spiegato gli analisti.

Si prevede inoltre che la maggiore capitalizzazione di mercato dei principali riassicuratori aiuterà le compagnie ad assorbire le perdite con un impatto meno grave sui prezzi delle azioni.

Utilizzando il suo schema di break-in-case-of-emergency, gli analisti di JP Morgan stimano che un evento di uragano da 50 miliardi di dollari porterebbe a riduzioni del prezzo delle azioni del 2,6-3,8% per i riassicuratori e del 2,2-7,2% per i names dei Lloyd’s.

JP Morgan ha concluso che l’impatto finanziario sarebbe probabilmente ancora più basso delle nostre ipotesi riportate, dato che i riassicuratori e i Lloyd’s hanno previsto esplicitamente, all’interno dei bilanci catastrofali, la possibilità che si verifichino uragani.