Gli investitori italiani privilegiano sicurezza, stabilità e consulenza professionale, secondo il quadro che emerge dalla nuova edizione dell’Osservatorio Investitori di CNP Assicura – società parte di CNP Assurances – realizzato in collaborazione con BVA Doxa, che analizza comportamenti, attitudini e competenze in ambito finanziario degli italiani, con un campione di 2.400 intervistati.
Nello scegliere gli investimenti, gli italiani cercano la sicurezza del capitale (39%) e la stabilità del rendimento (21%). Seguono l’elevato rendimento e la fiscalità agevolata, soprattutto per i Private. Marginale, ma in crescita l’attenzione verso l’esenzione dalle tasse di successione (8%). In calo invece l’interesse per gli investimenti socialmente responsabili: solo l’8% la valuta come caratteristica di primaria importanza nel momento in cui si investe (il dato è sensibilmente più basso fra i Private) e solamente il 23% dei rispondenti dichiara di detenere un investimento sostenibile, confermando l’importante flessione già segnalata dall’Osservatorio lo scorso anno.
Gli italiani sono anche sempre più attenti e informati: il 77% degli intervistati si dichiara interessato a questi temi, con un coinvolgimento quasi totale da parte dei clienti Private. L’82% si affida a banche o consulenti per la gestione dei propri investimenti, mentre solo il 18% del campione prende decisioni in modo autonomo e con piena consapevolezza.
Viste le grandi incertezze del momento attuale, non stupisce che il 54% degli intervistati si dica sensibilmente più preoccupato per l’andamento dei propri investimenti (6 punti percentuali in più rispetto al 2024) e il 44% preveda rendimenti inferiori rispetto agli anni precedenti. Tra i fattori che preoccupano di più, la tenuta del sistema sanitario nazionale, indicata dal 40% come principale fonte di preoccupazione, i cambiamenti climatici e la situazione geopolitica.
Tra i motivi che spingono all’investimento emerge la preoccupazione di avere un fondo per far fronte agli imprevisti (44%), mentre un 56% mostra un approccio più orientato agli obiettivi, investendo con uno scopo ben preciso (i principali motivi sono: gestire le spese legate alla salute e all’assistenza, realizzare progetti personali e garantire un capitale agli eredi – quest’ultima, in particolare, è la priorità per i clienti Private).
In caso di impatto negativo sui mercati, gli italiani mantengono i nervi saldi, con il 40% che preferisce mantenere l’investimento fino al recupero del capitale iniziale, mentre solo il 2% disinveste subito. Inoltre, più della metà preferisce aspettare piuttosto che apportare modifiche al proprio portafoglio. Cresce, trainata dai patrimoni più bassi, la quota di quanti non saprebbero cosa fare.
Quali sono gli strumenti preferiti dagli italiani? Dall’indagine emerge che le polizze vita di risparmio/investimento/previdenza sono detenute dal 60% degli intervistati, percentuale che sale al 69% tra i clienti Private. I fondi di investimento risultano posseduti dal 49% degli investitori, ma con una presenza decisamente più marcata tra chi dispone di patrimoni più elevati. Restano popolari i titoli di Stato, detenuti dal 44% del campione, con una diffusione che cresce proporzionalmente al patrimonio. Più contenuta la quota di chi investe in azioni (38% totale), mentre risultano ancora basse le sottoscrizioni di strumenti sostenibili e responsabili (22%) e soprattutto le criptovalute (14%), che restano una nicchia.