di Leandro Giacobbi.
Il Comunicato Stampa dell’IVASS del 27 maggio 2025 sui reclami ricevuti dalle Imprese di assicurazione pone l’accento sui seguenti tre fenomeni.
- L’aumento del numero rispetto alla precedente annualità con un incremento del 5,6%; in particolare, i reclami sono cresciuti del 5,8% per le imprese italiane e del 4,3% per quelle estere.
- L’aumento è principalmente dovuto al comparto “altri rami danni” a seguito dei sinistri causati dagli eccezionali eventi atmosferici del 2023.
- L’esito dei reclami mostra che il 31,8% è stato accolto, mentre poco più dell’8% si è concluso con una transazione. Il restante 60% è stato respinto.
Utilizzando i “preziosi” allegati messi a disposizione da IVASS, cerchiamo di procedere ad una lettura più approfondita nel settore Danni, anche se una prima riflessione dai tre fenomeni sopra indicati è, per certi versi, scontata. Infatti, i reclami nel 2024 sono stati 113.537 e quelli “non respinti”, sommando gli accolti e quelli conclusi con una transazione, sono quasi il 40%, il che significa 45.000 posizioni dove il reclamo è stato essenziale per modificare una condotta “inesatta” (adoperiamo questo aggettivo neutro, ma sappiamo che spesso dietro un reclamo si va ben oltre all’inesatto da parte dell’Imprese e degli Intermediari). È indubbio che, di fronte a tali numeri, sarebbe stato auspicabile una sottolineatura nel Comunicato Stampa dell’Istituto di Vigilanza per stigmatizzare l’impatto di questi reclami sull’affidabilità del mercato assicurativo e sulla tutela dei consumatori.
I reclami nei Danni Non Auto

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