I governi europei respingono ogni tipo di divieto sugli inducement, ovvero sulle commissioni che vengono retrocesse dai produttori di uno strumento finanziario (per esempio i fondi) ai distributori che fanno anche la consulenza (come le banche). Le retrocessioni saranno così mantenute anche sulle attività execution-only, le uniche che erano state escluse nella proposta della Commissione. In partenza Bruxelles voleva varare un divieto generalizzato agli inducement, ma si era alla fine limitata all’ambito execution-only dopo le forti proteste di alcuni Stati (in primis della Germania), oltre a quelle di banche e fondi. Ora la proposta della Commissione è stata ulteriormente ammorbidita, secondo quanto emerso nell’intesa raggiunta nel Consiglio Ue sulla Ris (Retail Investment Strategy).
Entro 45 giorni dalla proclamazione, i 3615 sindaci eletti l’8 e 9 giugno e i 101 che lo saranno dopo i ballottaggi del 23 e 24 giugno (al momento resta in bilico il comune di Lecce con 4 sezioni ancora da scrutinare) dovranno provvedere alla nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del comune nelle partecipate. Ma potranno farlo con molti meno paletti rispetto al passato. Perché la Corte costituzionale con la sentenza n.98/2024 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una parte del decreto attuativo della legge Severino (dlgs n.39/2013) aprendo alla possibilità di conferire l’incarico di amministratore di enti di diritto privato sottoposti al controllo del comune a coloro che, nell’anno precedente, abbiano ricoperto la carica di presidente o amministratore delegato di enti di diritto privato controllati da amministrazioni locali.
Rivedere le responsabilità dei professionisti nell’applicazione delle sanatorie del decreto Salva casa. Ritoccando alcuni passaggi e alleggerendo le conseguenze, anche penali, delle asseverazioni disciplinate dal decreto 69/2024. Ieri alla Camera, in commissione Ambiente, si è svolta la seconda giornata di audizioni sulla legge di conversione del provvedimento. Stavolta hanno parlato i professionisti, rappresentati dalla Rete delle professioni tecniche e dai Consigli nazionali di ingegneri, architetti, geometri e geologi. La premessa, ribadita dal coordinatore della Rete, Armando Zambrano, è che, pur dando un giudizio positivo in linea generale sul decreto Salva casa, «speravamo in un intervento organico di modifica al testo unico». Il Dl 69/2024, infatti, prosegue sulla strada delle correzioni parcellizzate a una normativa estremamente complessa (il Dpr 380/2001), sulla quale servirebbe invece una riforma organica, chiesta ormai da tutte le anime del comparto edilizio. Mercoledì, nella stessa direzione, sono andati Ance e Anci.