Nel mese di aprile la nuova produzione vita (polizze individuali) raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 5,3 mld, l’ammontare più contenuto da inizio anno e, nel dettaglio, in calo dell’11,5% rispetto ad aprile 2022, quando il volume di nuovi affari registrava a sua volta una contrazione annua del 19,0%.

Da gennaio – riporta ANIA nella statistica mensile – i nuovi premi vita emessi sono stati pari a € 25,4 mld, il 7,3% in meno rispetto all’analogo periodo del 2022, quando si osservava comunque un calo annuo del 13,3%.

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 615 mln, in calo del 30,4% rispetto al corrispondente mese del 2022, i nuovi affari vita complessivi nel mese di aprile sono stati pari a € 5,9 mld (-13,9%) mentre da gennaio hanno raggiunto € 28,0 mld, il 10,8% in meno rispetto ai primi quattro mesi del 2022.

Analisi per ramo

Relativamente ai premi distinti per ramo, nel mese di aprile, con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., il volume di nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali è stato pari a € 4,1 mld (il 78% dell’intera nuova produzione vita, contro il 64% di aprile 2022), in aumento del 6,5% rispetto all’analogo mese del 2022, quando si registrava invece una contrazione annua del 14,9%; di tale importo, quasi un quarto proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III), volume più che dimezzato (-60,3%) rispetto all’analogo mese del 2022. Nei primi quattro mesi dell’anno i premi complessivi di ramo I sono ammontati a € 19,5 mld, il 14,9% in più rispetto all’analogo periodo del 2022 (era -12,6% nei primi quattro mesi del 2022).

Positiva anche la raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V (+82,7% rispetto al mese di aprile 2022), a fronte di un importo pari a € 36 mln, raggiungendo da inizio anno un totale di € 198 mln, il 35,3% in più rispetto ai primi quattro mesi del 2022. La restante quota della nuova produzione vita, pari al 21% del totale, ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit[1]linked) per € 1,1 mld, l’ammontare più contenuto da giugno 2020 e, nel dettaglio, in calo del 45,7% rispetto ad aprile 2022; il 61% dei nuovi premi raccolti di ramo III sono investiti nella componente unit-linked di contratti multiramo, in calo anch’essi del 45,3%. Da inizio anno la raccolta del new business di ramo III è stata pari a € 5,6 mld, il 44,9% in meno rispetto ai primi quattro mesi del 2022, quando si registrava un ammontare in calo del 14,1% rispetto all’analogo periodo del 2022.

Per le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV), nel mese di aprile si osserva un volume di nuovi premi in aumento del 25,1% rispetto al corrispondente mese del 2022, a fronte di un ammontare pari a € 5,4 mln che, aggiunto a quello raccolto nei tre mesi precedenti, assomma a € 22,4 mln, il 35,1% in più rispetto ai primi quattro mesi del 2022. I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti sono risultati in aumento del 5,3% rispetto all’analogo mese del 2022, per un importo pari a € 9,6 mln, raggiungendo da gennaio un volume pari a € 41,8 mln, lo 0,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Nei primi quattro mesi dell’anno il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 1,1 mln, in aumento del 7,8% rispetto al corrispondente periodo del 2022.

Analisi per tipologia di prodotto

In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, nel mese di aprile i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali risultano in lieve calo (-1,0%) rispetto allo stesso mese del 2022, registrando da gennaio un volume di raccolta pari a € 434 mln, con un incremento annuo del 2,1%. Appena il 10% di tale importo è afferente ai nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la restante quota è rappresentata da PIP, di cui poco più della metà (54%) è costituita da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo (+19,2% rispetto al corrispondente periodo del 2022). La raccolta di nuovi premi attinenti a forme di puro rischio è risultata ancora in aumento rispetto allo stesso mese del 2022 (+26,1%), raggiungendo da gennaio un importo pari a € 323 mln, il 23,7% in più rispetto ai primi quattro mesi del 2022; la metà di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo, in aumento del 40,5%. I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), sono stati pari a € 1,7 mld, in ulteriore calo rispetto ai mesi precedenti (nel dettaglio, il 55,1% in meno rispetto ad aprile 2022), di cui il 58% afferente al ramo I e pari ad appena il 31% del totale new business del mese (62% nel mese di aprile 2022). Da inizio anno tali prodotti hanno raggiunto un ammontare pari a € 8,8 mld, registrando una variazione negativa del 47,7% rispetto all’analogo periodo del 2022. La quota premi di ramo I, raccolti da gennaio mediante prodotti multiramo, costituisce il 28% dei nuovi premi di ramo I complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo III rappresenta quasi il 60% del new business totale di tale ramo.

Il volume di nuovi premi afferenti a contratti PIR, intermediati per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali di un numero ristretto di compagnie, è stato nel mese di aprile pari a € 9 mln, contro i € 48 mln di nuovi premi incassati nell’analogo mese del 2022; considerando anche quanto raccolto nel I trimestre dell’anno, il volume premi ammonta complessivamente a € 51 mln (lo 0,2% del new business totale), in calo di oltre l’80% rispetto al corrispettivo periodo del 2022.

Relativamente ai premi distinti per tipologia di premio e per canale distributivo, sempre con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., da gennaio le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 95% del totale in termini di premi e al 58% in termini di numero di polizze (Tab. 3); sempre nello stesso periodo, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 37.750, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 650 e € 5.300. Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – la variazione annua del volume premi da inizio anno passa da -6,1% a -9,8%.