Molto atteso dal mercato assicurativo dei grandi rischi, il decreto sulle regole di contabilizzazione degli accantonamenti dalle società captive di riassicurazione è stato pubblicato nel Journal Officiel di venerdì 9 giugno

Il mercato assicurativo francese dei grandi rischi ha atteso con impazienza il decreto che definisce le disposizioni e i massimali di accantonamento per le captive dall’adozione dell’articolo 6 della legge finanziaria 2023. Il settore attendeva questo testo per avviare i vari progetti di captive riassicurative.

Il decreto n. 2023-449 del 7 giugno 2023 sulle norme contabili per l’accantonamento di riserve prudenziali costituito dalle società captive di riassicurazione è stato pubblicato nel Journal Officiel di venerdì 9 giugno. Questa nuova versione rimane fedele alla bozza di decreto.

L’accantonamento di riserve prudenziali è “limitato al 90% dell’importo dell’utile risultante dalla somma degli utili tecnici associati a ciascuna categoria di rischio interessata”, si legge nel testo.

Infine, il decreto specifica che “l’importo totale di questo accantonamento non può superare dieci volte l’importo medio del requisito patrimoniale minimo (MCR) degli ultimi tre anni, come definito all’articolo L. 352-5 del Codice delle assicurazioni francese”. Una società che intenda costituire una captive deve quindi raccogliere almeno 1,3 milioni di euro e l’accantonamento della captive non deve mai scendere al di sotto di questo importo, pena la revoca dell’autorizzazione. Si noti che l’MCR varia a seconda dell’ammontare della provvista.

Questo multiplo di 10, in termini di capacità di accantonamento, offre alla captive la possibilità di costituire riserve per far fronte a uno shock che potrebbe mettere a rischio il futuro dell’azienda.

Più di una dozzina di lanci di captive sono state sospese in attesa della pubblicazione del decreto. Tuttavia, alcune società non hanno voluto attendere la pubblicazione del decreto prima di lanciare la loro captive, come il gruppo agroalimentare Lactalis a metà dicembre, Publicis a ottobre 2022, Bonduelle e Seb nel 2021 e Fnac Darty a gennaio 2023. Le ultime società a farlo sono il gigante delle cooperative agricole Sorealim e l’industriale Naval Group.