L’Italia risulta tra i Paesi maggiormente interessati dalla diffusione generalizzata di malware e da attacchi cyber mirati, specie in danno del comparto sanitario e di quello energetico.

Lo si legge nella  Relazione annuale al Parlamento sulle attività svolte dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) in materia di cybersicurezza nel 2022.

Nel corso dell’anno, è stato osservato, a livello globale, un deciso aumento di attività malevole ai danni di settori governativi e infrastrutture critiche.  Tale fenomeno, acuito dai riflessi della crisi in atto in Ucraina (rispetto al quale l’Agenzia ha svolto
sin da subito attività finalizzata ad elevare il livello di allerta degli operatori pubblici e privati), si è registrato anche in Italia che, allo stato, risulta tra i Paesi maggiormente interessati dalla diffusione generalizzata di malware e da attacchi cibernetici mirati, specie in danno del comparto sanitario e di quello energetico.

 

Il CSIRT Italia, il Computer Emergency Response Team nel 2022 ha trattato 1.094 eventi cyber. Di questi 126 hanno avuto un impatto confermato dalla vittima, per una media di 10,5 incidenti al mese.

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