Il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, chiede un taglio del cuneo fiscale il risposta al crescente stato di povertà in cui versano i lavoratori del nostro Paese.

Nella relazione alla 41esima assemblea di Confcooperative “Abbiamo cura del Paese”, tenutasi ieri a Roma, Gardini ha detto: “Abbiamo 3,8 milioni di lavoratori poveri che ricevono una retribuzione annuale uguale o inferiore ai 6.000 euro e oltre 3 milioni di lavoratori irregolari o in nero. Investiamo sulle imprese virtuose che generano lavoro dignitoso, riducendo il cuneo fiscale che pesa circa il 10% in più della media Ocse”.

Lavoro e inclusione sociale, ha ricordato Gardini, sono il filo conduttore dell’azione delle cooperative che non delocalizzano, creano lavoro e pagano le tasse in Italia. Secondo i dati del Centro studi Confcooperative, queste aziende realizzano il 25% dell’agroalimentare Made in Italy, rappresentano il 30% della distribuzione al consumo e al dettaglio, il 19,6% degli sportelli bancari ed erogano servizi di welfare a 7 milioni di italiani.

Gardini ha poi aggiuntoa: “Il 2022 ha costretto famiglie e imprese a misurarsi con una maggiore volatilità dei prezzi deprimendone il potere di acquisto e accentuando le differenze; cresce il Pil, ma non il Bes, con un inevitabile squilibrio nella distribuzione della ricchezza. Anche le imprese soffrono le più onerose condizioni di accesso al credito: i tassi di interesse alti mettono a rischio una cooperativa su dieci”.