Acrisure Re, la divisione riassicurativa di Acrisure, broker (ri)assicurativo e piattaforma fintech tra i primi dieci a livello mondiale, nel suo rapporto Pre-Season Hurricane Outlook per il 2023, prevede una stagione degli uragani vicina alla normalità, anche se con un’incertezza maggiore rispetto alla maggior parte degli anni a causa di condizioni sia favorevoli che sfavorevoli.

Dopo sei anni di attività superiore alla media nel bacino atlantico, il 2022 ha visto un’attività quasi normale o leggermente inferiore alla norma, nonostante le previsioni pre-stagionali per una stagione superiore alla media e un indice di Oscillazione Multidecadale Atlantica (AMO) record positivo a settembre.

Dopo tre anni di condizioni di La Niña nel Pacifico, si prevede il ritorno delle condizioni di El Niño, che potrebbero portare l’Atlantico a una seconda stagione quasi normale. È possibile che quest’anno si assista a una maggiore attività nell’Atlantico orientale e centrale, dove le tempeste che si formano generalmente ricorrono verso il mare, mentre si prevede un’attività inferiore alla norma nell’Atlantico occidentale e nei Caraibi a causa di un wind shear più forte.

Il team di analisi di Acrisure Re ha esaminato le seguenti variabili chiave per creare una panoramica qualitativa delle probabili condizioni di quest’estate:

  • La temperatura superficiale del mare (SST) prevista per l’Atlantico è più calda rispetto all’anno scorso, soprattutto nella Main Development Region (MDR). Si prevede che quasi tutto l’Atlantico e il Golfo del Messico siano al di sopra della norma, il che suggerisce una maggiore attività degli uragani.
  • Si prevede che l’Oscillazione Meridionale El Niño (ENSO) sia in una fase da moderata a forte di El Nino, che potrebbe portare a un forte wind shear verticale e alla soppressione dell’attività degli uragani.
  • Nel modello di previsione di Acrisure Re, le condizioni ENSO positive sono associate a una percentuale più elevata di tempeste che atterrano nei cluster del Golfo, nonostante la minore frequenza di tempeste.
  • Gli anni analoghi passati, 1978 e 1993, indicano che l’Oscillazione Quasi-Biennale (QBO) tende a un’anomalia negativa, ma dovrebbe rimanere positiva per la maggior parte della stagione. I valori positivi della QBO sono spesso associati a un maggior numero di tempeste di Capo Verde che si formano nei tropici profondi.
  • Le condizioni nella regione africana del Sahel sembrano essere molto vicine alla media. È quindi improbabile che la polvere svolga un ruolo importante nella soppressione dell’attività degli uragani.