LA HOLDING HOLMO È PRONTA A LANCIARE UNA RICAPITALIZZAZIONE DA 100 MILIONI
di Luca Gualtieri
Le cooperative mettono mano al portafoglio per rafforzare Holmo, la holding che detiene il 6,7% di Unipol. A breve il veicolo (che ha chiuso il 2021 con un patrimonio netto negativo per oltre 11 milioni) dovrebbe essere ricapitalizzato per un centinaio di milioni. L’operazione si è resa necessaria dopo che lo scorso anno i soci (una ventina di investitori tra cui Manutencoop, Cefla, Unicoop, Sacmi e Granlatte) hanno svalutato per 446 milioni la partecipazione detenuta nella compagnia bolognese per adeguare il valore di bilancio al prezzo di mercato. La scelta ha comportato la perdita integrale del capitale di Holmo e già nell’autunno 2021 le coop avevano deliberato una ricapitalizzazione da 100 milioni che però è rimasta in stand-by per diversi mesi. Un ritardo nella sottoscrizione che i documenti della società giustificano con alcuni problemi tecnici.

Vero è che Holmo sta attraversando una fase delicata. Il riassetto societario, che nel 2016 ha portato alla scomparsa della cassaforte Finsoe, ha lasciato sulle spalle della holding un’eredità pesante. L’accordo di rimodulazione del debito verso Montepaschi e Carige, raggiunto nel 2017, prevedeva che al decorrere di una determinata scadenza temporale la società avviasse una procedura di vendita sul mercato delle azioni Unipol di sua proprietà. Nel dettaglio, la cessione avrebbe dovuto avvenire a un valore pari al maggiore «tra un prezzo determinato secondo le migliori condizioni di mercato e un prezzo sufficiente a consentire» l’abbattimento del debito, come spiega l’ultima relazione di bilancio. In base alle clausole di quegli accordi per Holmo l’obbligo di attivarsi per la vendita delle azioni Unipol è scattato alla fine del 2020 e nei mesi scorsi il veicolo ha conferito a Mediobanca l’incarico per l’operazione. Proprio in conseguenza di questa scelta nella redazione del bilancio 2020 il veicolo ha cambiato la destinazione della quota in Unipol, precedentemente iscritta tra le immobilizzazioni finanziarie e ora riclassificata nell’attivo circolante. (riproduzione riservata)
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