Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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A fine maggio il Solvency II medio del settore assicurativo era del 234%, ovvero 2,3 volte il minimo richiesto e nessuna impresa era sotto il 100%. Le tensioni di mercato non hanno evidentemente avuto effetti preoccupanti sull’indice di solvibilitĂ  delle compagnie che operano in Italia. Ma il dato è in discesa visto che a marzo 2021 quel valore era del 257% e i rischi, tra guerra e inflazione, stanno aumentando. Di conseguenza l’Ivass, come annunciato ieri il presidente dell’Istituto e direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini nel corso della relazione sull’attivitĂ  annuale, ha alzato la guardia, pronto a muovere su tre direttrici
L’immagine netta dell’incarnazione dell’etica del lavoro che Roberto Sommella ha sottolineato nel ricordo di Leonardo Del Vecchio e della sua opera, nell’icastico editoriale pubblicato ieri, si unisce alla qualitĂ  dimostrata dal «grande italiano» nell’essere «uomo di principi», indicata pure ieri su queste colonne nel ricordo di Francesco Gaetano Caltagirone.
Il successo dei fondi passa soprattutto per la gestione delegata degli investimenti. Un aspetto che Mediolanum International Funds, divisione di Banca Mediolanum, dal suo quartier generale di Dublino ha messo in evidenza, guardando al futuro del risparmio gestito.

Cresce la ricchezza degli italiani all’estero che ammontava a 227 miliardi di euro nel 2018, rispetto ai 142 miliardi del 2016. Con una perdita di gettito che ammonta a piĂą di 10 miliardi di euro l’anno. Roma è comunque al terzo posto in Ue dopo i 433 miliardi nascosti dai tedeschi e i 411 miliardi nascosti dai francesi. L’aumento significativo delle cifre tra il 2016 e il 2018, spiega la commissione, può comunque essere spiegato principalmente dall’aumento dei prezzi dei titoli azionari. Inoltre, lo studio stima nuovi tipi di attivitĂ  detenute offshore da persone fisiche europee, come immobili (1.300 miliardi di euro), assicurazioni sulla vita (5,3 miliardi di euro) e contanti (17,9 miliardi di euro).
Superbonus, cessione crediti a tutte le partite Iva. Liberi tutti, o quasi sul passaggio dei crediti fiscali. Nell’ambito delle 4 cessioni sarĂ  possibile cedere non solo agli intermediari ma anche alle partite Iva. A tutti, secondo un emendamento riformulato dal governo alla legge di conversione del decreto aiuti all’esame delle commissioni della camera, purchĂ© non siano consumatori.
Sono rimaste solo 1.133.023 aziende agricole attive in Italia, con una riduzione di quasi 500.000 unitĂ  rispetto al 2010. Anche la superficie agricola utilizzata diminuisce, ma il calo è limitato a 321.000 ettari, corrispondente al 2,5% del potenziale produttivo agricolo italiano del 2010. I dati sono stati forniti dall’ISTAT nel corso di un seminario dedicato alla presentazione dei risultati del VII Censimento Generale dell’Agricoltura, con dati riferiti all’anno 2020.
In un solo anno i meno che quarantenni sono passati dal 19,6 al 32 per cento.
La Relazione annuale dell’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo dei consulenti finanziari, presentata ieri a Roma, è probabilmente l’ultima firmata dal presidente uscente Carla Rabitti Bedogni al termine del suo fruttuoso mandato. E bisogna dare atto che i numeri dello scorso anno sono incoraggianti per l’industria tricolore dell’advisory

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  • Pos, da domani scatta l’obbligo
Da domani, come da decreto legge, entreranno in vigore con 6 mesi di anticipo le disposizioni che, in caso di mancata accettazione dei pagamenti con bancomat e carte di credito, prevedono una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione rifiutata.
  • Finecobank: il digitale per proteggere il risparmio
Il digitale ha cambiato il mondo, anche quello del risparmio. L’analisi dei mercati, lo studio dei settori e i modelli predittivi si avvalgono di una quantità di dati impensabile solo pochi anni fa. «Fineco è artefice di questo nuovo mondo», ha detto Alessandro Foti, fondatore del gruppo nel 1999 e da allora amministratore delegato, davanti alla platea dei 600 private bankers riuniti a Torino, nella cornice delle Officine Grandi Riparazioni, per la prima convention dal vivo dopo le stagioni della pandemia. La formula del successo non è un segreto: «unire le capacità del professionista con le tecnologie digitali. La tecnologia può fare molto, ma da sola non basta». Serve the human touch.

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  • Superbonus, il governo non cede “Non ci saranno nuove proroghe”
Basta soldi per il Superbonus: non ci sono nuovi margini per proroghe, di nessun tipo, neanche quelle chieste per “salvare” migliaia di crediti incagliati. Il governo lo dice chiaro e tondo, ai partiti di maggioranza. C’è la disponibilità ad allargare le maglie della cessione del credito tagliando fuori in sostanza solo i consumatori privati ma, come anticipato da Repubblica , è irremovibile la contrarietà a nuovi allungamenti dei termini. Un emendamento al decreto Aiuti firmato da quasi tutti i gruppi chiedeva di prorogare i crediti, il bonus al 110% sulle villette, portare dal 2023 al 2025 i termini per le case popolari. Con garbo il capo di gabinetto del ministero dell’Economia Giuseppe Chinè ieri in una riunione alla Camera ha bocciatotutte le proposte. Ha aperto a una mediazione sulle cessioni di crediti. Ma il M5s è sul piede di battaglia e dagli altri gruppi trapela malcontento. Aspettano di «leggere bene» il testo del governo, quando arriverà.

  • Amministratore direttore dei lavori, scatta la doppia responsabilitĂ 
  • Polizze, Ivass suona l’allarme Rischio rincari per l’Rc auto
La discesa nei prezzi del settore Rc Auto potrebbe essere giunta al capolinea. Le riflessioni dei board assicurativi, trapelate nelle scorse settimane, vengono esplicitate anche dall’Ivass. «Dopo una riduzione dei premi Rc auto pari al 38% negli ultimi dieci anni, l’inflazione, incidendo in modo sensibile sui prezzi delle riparazioni e dei ricambi, rischia di interrompere il processo – ha spiegato Luigi Federico Signorini, presidente dell’authority del settore assicurativo che ieri ha presentato la relazione dell’attivitĂ  svolta nel 2021 ¬. Occorre dunque far leva sulla riduzione di inefficienze e lavorare per eliminare o mitigare talune distorsioni osservate sul mercato». Nel ramo Rc auto, secondo un’analisi presentata dall’autoritĂ , le tariffe italiane (353 euro in media nel primo trimestre 2022) sono tra le piĂą alte nell’Ue, anche se continua il processo di convergenza: rispetto al 2008 il differenziale con la media europea si è ridotto di oltre il 50%.
  • L’Italia rischia di perdere 500 concessionari
  • Inflazione, in Europa allarme risparmio: 600 miliardi a rischio