L’inflazione sociale è stata indicata come una delle tendenze più preoccupanti dagli assicuratori intervenuti nella seconda giornata della 38ª Conferenza annuale sulle assicurazioni di S&P Global Ratings.

Nel corso di una tavola rotonda, Kristof Terryn, CEO di Zurich North America, ha dichiarato che l'”inflazione sociale” nel ramo danni è il trend che lo preoccupa di più. Un parere condiviso da Jack Roche, presidente e amministratore delegato di Hanover Insurance Group.

L’individuazione dell’inflazione sociale nel ramo danni smentisce il fatto che, secondo Terryn e Roche insieme a Richie Whitt, co-CEO di Markel Corp, il maggior picco di inflazione è stato registrato nel ramo property.

Whitt ha affermato che l’inflazione in generale è uno dei maggiori rischi che il settore assicurativo deve affrontare e questo sostiene la necessità di tenere le tariffe al passo con l’aumento dei costi dei sinistri. Ha inoltre affermato che i profili di rischio dovranno essere adeguati alle potenziali recessioni in tutto il mondo.

Per quanto riguarda il ramo property, l’aumento della frequenza e della gravità degli eventi catastrofali naturali è un problema fondamentale, ha affermato Terryn.

Whitt ha osservato che molte compagnie stanno abbandonando l’assicurazione contro le catastrofi naturali, il che creerà un’opportunità per coloro che sono in grado di fissare un prezzo corretto.

Roche ha dichiarato di concentrarsi soprattutto sul talento e sulla cultura. Roche ritiene che l’attuale mercato competitivo dell’occupazione rappresenti un’opportunità per le aziende con una cultura forte e una minaccia per quelle che non cercano di trasformarsi o che “sbagliano”.

Per quanto riguarda l’insurtech, i CEO hanno convenuto che “un po’ di lustro è venuto meno”. Sebbene l’insurtech abbia stimolato alcune innovazioni, finora è stato più un partner dei grandi assicuratori che un fattore di disturbo. Roche ha avvertito che l’insurtech potrebbe riemergere come minaccia se il settore non compie progressi significativi nel servire i clienti nei prossimi cinque anni, ma ha osservato che è difficile per le nuove imprese replicare la solida sottoscrizione degli assicuratori affermati. Terryn ha osservato che il potenziale di disruption è maggiore tra i rami personali rispetto ai rami commerciali.