INCONTRI GOVERNO-COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE PER DEFINIRE LE MODIFICHE AL DL AIUTI
di Cristina Bartelli
Le cessioni crediti oltre l’anno. Accanto alla permuta dei crediti edilizi in Btp da 10 anni, arriva anche la possibilità per le banche di non esaurire nell’anno in compensazioni i crediti acquisiti con le imposte da versare. Le eccedenze potranno essere portate anche per tutto il 2022 rompendo il vincolo della compensazione annuale. Martina Nardi, presidente della Commissione attività produttive della Camera, conferma le anticipazioni di ItaliaOggi (si veda ItaliaOggi del 9/6/22) sulle modifiche in arrivo nel decreto legge aiuti dagli emendamenti di maggioranza: «In questi giorni avvieremo gli incontri con il governo e lavoreremo alle nuove modifiche. L’obiettivo prioritario è sbloccare i cinque miliardi di crediti incagliati nella piattaforma dell’Agenzia delle entrate e dare respiro alle banche possano riaprire l’acquisto dei crediti. Certo nelle ultime ore è arrivato il nuovo dato di Enea che sono stati già utilizzati i 33 mld che il governo aveva previsto per l’operazione 110% e ora si dovrà ragionare sullo scenario prossimo», sintetizza la deputata Pd. Lo scoglio della fruizione del credito di imposta nell’anno, che ha determinato il blocco da parte delle banche che hanno esaurito il plafond, sembra poter essere superato. Nell’emendamento di maggioranza si prevede che: «Si consente, limitatamente alle spese sostenute nell’anno 2021, l’utilizzo anche negli anni successivi della quota di credito d’imposta non fruita entro la fine del 2022». Un anno in più per spalmare i crediti acquisiti e far ripartire le acquisizioni attualmente bloccate. C’è poi la nuova previsione sempre nella direzione di rendere più facile la circolazione dei crediti che fornisce agli istituti di credito e alle imprese di assicurazione una sorta di paracadute. Nella relazione illustrativa delle correzioni si osserva che, «stante l’elevato numero di richieste provenienti dal settore, hanno iniziato a rifiutare nuove operazioni causa il progressivo esaurimento della propria “capacità fiscale” di assorbimento». L’intervento mira, dunque, a far recuperare margini di operatività agli operatori vigilati coinvolti nella circolazione dei crediti garantendo che questi ultimi non rappresenteranno comunque perdite. «Così in particolare», spiega la relazione, «novellando la formulazione dell’art. 121 come da ultimo modificato, viene introdotto un ulteriore comma che prevede per i crediti oggetto di acquisto successivamente al 1° gennaio 2022 la possibilità da parte dei soli soggetti bancari e assicurativi che residuino al termine del periodo ordinario di un ulteriore utilizzo all’unico fine di sottoscrivere le successive emissioni di Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza non inferiore ad anni 10». I crediti potranno essere permutati in Btp. Presenti inoltre due interventi di coordinamento alla realtà della ristrutturazioni edilizie. La prima, spiega la presidente della commissione attività produttiva è quella «di far entrare in gioco Cassa depositi e prestiti per l’edilizia popolare, mentre la seconda «prevede l’estensione del 110% per i materiali innovativi che fanno ottenere lo stesso risparmio energetico dei pannelli ma che sono polimeri particolari attualmente esclusi dal riconoscimento dell’agevolazione. Questo consentirebbe non solo un maggior uso nei centri storici con risultati di risparmio energetico rispettosi dell’architettura, ma spingerebbe a far partire delle realtà industriali». Ultima ma non per importanza, infine, la previsione all’interno delle norme della proroga per le villette unifamiliari al 31 ottobre del completamento del 30% dei lavori per restare nel perimetro delle agevolazioni.
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