TEMPI DIMEZZATI PER L’AUTORIZZAZIONE DELLE OPERE AEROPORTUALI. ALL’ANAS LA CURA DELLE STRADE DI ROMA IN VISTA DEL GIUBILEO 2025
di Andrea Pira
Il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili prova ad accelerare sul nuovo decreto Trasporti. Una sorta di Semplificazioni-Ter di cui si parla da mesi, ma finora rimasto ai box, sebbene si fosse ipotizzato che una parte potesse entrare nell’ultimo decreto Recovery varato dal governo ad aprile. La volontà adesso è portare il testo in Consiglio dei ministri in una delle prossime riunioni, forse già domani, magari assieme alla legge europea per sanare alcune procedure comunitarie contro l’Italia.

Nell’ultima bozza del testo predisposto dai tecnici del dicastero di Via Nomentana guidato da Enrico Giovannini, erano previsti tempi dimezzati per l’autorizzazione delle opere previste nei piani di sviluppo aeroportuale, ma anche la possibilità per la Capitale e la città metropolitana di Roma sottoscrivere convenzioni con Anas, in qualità di centrale di committenza, per interventi urgenti di messa in sicurezza e manutenzione delle strade capitoline e delle grandi arterie di collegamento. Agli investimenti ferroviari per l’ammodernamento delle ferrovie regionali sono invece destinati complessivamente 150 milioni di euro: 30 milioni l’anno dal 2022 al 2024 e 60 milioni per il 2025. Nella bozza di decreto trova inoltre spazio lo stop agli sconti alla Rc auto per chi installa la scatola nera. Una norma introdotta nel decreto Concorrenza ma mai realmente partita e che ora il ministero si appresta a cancellare dal Codice delle assicurazioni. Novità in arrivo anche per promuovere la mobilità sostenibile nelle città. Allo scopo fino al 2024, lo 0,3% della dotazione del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale potrà essere destinato a sperimentare soluzioni alternative di trasporto, anche in sharing mobility, finanziando specifici progetti individuati con uno o più decreti adottati dal Mims di concerto con il ministro dell’Economia e previa intesa della Conferenza unificata. Sarà inoltre rafforzato il monitoraggio dell’attività di manutenzione dei mezzi e della rete del trasporto pubblico locale.

Il governo continua anche a muoversi sul fronte della sicurezza informatica. Nel corso del Question time alla Camera, il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha ricordato i 600 milioni di euro messi a disposizione con il Piano di ripresa e resilienza per rafforzare le capacità di cybersicurezza della Pa. Alle iniziative del Pnrr «si accompagna lo sviluppo di capacità di protezione per le infrastrutture nazionali, realizzate anche mediante programmi con i privati, e attraverso soluzioni tecnologiche finalizzate a ridurre in modo proattivo potenziali superfici di attacco, nonché attraverso il monitoraggio delle configurazioni dei domini di posta elettronica della PA, sostenendo e facilitando l’applicazione delle migliori configurazioni di sicurezza contro eventi di phishing o abusi collegati». In parallelo il ministero procede con programmi di formazione dei dipendenti.

Intanto ieri in tema di minaccia ibrida e cibernetica, il Copasir ha sentito in audizione il sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles. L’incontro è stato incentrato sui temi della disinformazione e delle fake news, ma è servito anche a delineare l`attuazione della direttiva del Parlamento europeo in materia di copyright che costituisce, parola del presidente del Copasi, Adolfo Urso, «un’occasione per mettere ordine nel settore della pubblicazione di contenuti attraverso la rete Internet e i social network». (riproduzione riservata)
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