In occasione dell’assemblea generale, la Federazione francese dei gruppi aziendali agenti ha presentato il suo primo Osservatorio economico degli agenti generali. 

Era una delle promesse fatte da Pascal Chapelon, presidente di agéa, e dal suo comitato esecutivo quando sono stati eletti il 5 luglio. Ovvero, raccogliere dati dagli agenti generali per comprendere meglio la realtà di questa professione.

Durante l’assemblea generale del 15 giugno a Parigi, la Federazione nazionale dei sindacati degli agenti generali ha presentato i risultati del 1° Osservatorio economico degli agenti generali di assicurazione. “Questo è l’inizio di un evento che vogliamo rendere annuale. L’idea è quella di tracciare la professione per raccontarne l’evoluzione. Vogliamo avere il controllo sulle cifre della nostra professione“, sottolinea Pascal Chapelon.

Per fornire i risultati, l’Osservatorio ha utilizzato i dati pubblici del fondo pensione degli agenti generali, Cavamac, dell’associazione dedicata al fondo sanitario e previdenziale degli agenti generali e dei loro familiari a carico, Praga, e del CGPA. 1.700 agenti generali hanno risposto al questionario.

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Carta d’identità degli agenti generali

Secondo questo studio, entro il 31 dicembre 2021 la professione conterà 9.900 agenti generali (rispetto agli 11.200 del 2010) e 2.000 agenti delle reti specializzate nel ramo vita (900 nel 2010). Negli ultimi tre anni sono state effettuate circa 900 nomine all’anno (rispetto alle 700 degli anni precedenti), il 35% delle quali in reti specializzate nel settore vita. “Il numero totale di agenti è in aumento da tre anni e dovrebbe superare i 12.000 entro il 2022”, spiega a L’Argus Grégoire Dupont, direttore generale di agéa. L’età media degli agenti è di 49 anni e il 20% sono donne (rispetto al 16% del 2006). La professione nel suo complesso impiega 26.000 persone.

Un reddito medio di oltre 100.000 euro

Per quanto riguarda le agenzie di assicurazione il 65,5% degli agenti generali lavora da solo, il 24,6% in coppia e il 7,7% in gruppi di tre. In termini di status giuridico, il 60,2% lavora sotto lo status di El, il 22,4% sotto quello di EIRL, il 4,1% sotto quello di EURL e il 13,2% sotto quello di SARL.

Il fatturato medio per agenzia è di 505.000 euro. Ciò rappresenta un aumento del 7% rispetto al 2015. Il reddito totale medio per agente generale al lordo di tasse e oneri è di 112.000 euro (+6% rispetto al 2015).

Il 78,1% del fatturato è stato generato dal ramo danni e infortuni, il 17,1% dal ramo vita, il 4,2% dal brokeraggio e lo 0,6% dalle banche.

Per quanto riguarda i clienti, il 33,7% è costituito da professionisti e il 66,3% da privati. La quota delle commissioni è del 56,2% per i clienti professionali e del 53,8% per i privati. Per quanto riguarda il tempo trascorso in filiale, il 56,6% è dedicato ai privati contro il 43,4% dei professionisti.